Regista italiano (n. Roma 1932). Nel 1960 si trasferì a Stoccolma, per lavorare al Marionetteatern di Michael Meschke; influenzato dal lavoro sulle macchine cinetiche dello scultore Harry Kramer e dalle [...] viaggi di Gulliver (1966), in cui si servì fra l'altro di proiezioni di filmati; Edgar Allan Poe (1967); JamesJoyce (1968); Le tre melarance (1973); Barbablè (1975), in cui tornava progressivamente a rivalutare il discorso poetico. È considerato il ...
Leggi Tutto
TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] ) e le commedie Il mondo è quello che è e L'intervista (1966), propone atti unici ironici come Il dio Kurt e Omaggio a JamesJoyce ovvero Il Colpo di stato (1971).
Tra gli autori del dopoguerra - dove sono emerse anche scrittrici come N. Ginzburg e D ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] agnosticismo. Mancano le personalità prepotenti che - come al tempo di Joyce, di Yeats e del primo Eliot - possano costituire la e Thackeray e il nuovo vigore dell'influsso di Proust, James e Kafka - che hanno contribuito a modificare notevolmente le ...
Leggi Tutto
joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...