Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] con forza nell'età post-comportamentista.
La disputa fra JamesMill e T.B. Macaulay sui fondamenti della s. della incoerenti con essa". È interessante osservare che il figlio di Mill, John Stuart, non troverà affatto irrilevanti le obiezioni di ...
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PEACOCK, Thomas Love
Mario Praz
Romanziere, nato a Weymouth il 18 ottobre 1785, morto a Lower Halliford, presso Chertsey, il 23 gennaio 1866. Era figlio d'un commerciante di vetri di Londra, ma trovando [...] percezione della verità sono entrambi essenziali alle composizioni comiche di prim'ordine".
Nel 1836 il P. successe a JamesMill nella posizione di examiner a India House; si occupò con competenza di lavori pubblici, specialmente dell'applicazione ...
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RADICALE, PARTITO
Walter Maturi
. Il termine radicale per designare le formazioni politiche democratiche nacque in Inghilterra: nel 1811 J. Bentham si servì per la prima volta dell'espressione radical [...] condizioni che il suo interesse privato coincida con l'interesse generale. Diffuso da una brillante letteratura politica (JamesMill, J. St. Mill, T. B. Macaulay, G. Grote) nei libri, nelle riviste (la prima rivista radicale fu la Westminster Review ...
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altruismo
Atteggiamento di un agente economico che ha tra i suoi obiettivi anche l’utilità e il benessere di altri agenti. Il termine a. fu introdotto da A. Comte, uno dei padri della sociologia e del [...] ’egoismo, non è un autonomo principio di fondazione della morale o di governo sociale. JamesMill diede a questa tesi un fondamento psicologico e John S. Mill arrivò a far derivare dall’utilità individuale non solo i sentimenti disinteressati e il ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] Nell'aspra battaglia che fu ingaggiata per la riforma elettorale ebbero un ruolo fondamentale i seguaci di Bentham: nel 1823 JamesMill (padre di John Stuart) e i suoi amici fondarono la "Westminster review", per esporre e diffondere le loro vedute ...
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FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] sua maturazione di economista classico. È probabile che il F. non fosse estraneo alla prima traduzione italiana dell'opera di JamesMill che proprio allora vedeva la luce a Napoli (Elementi di economia politica, 1826); e suo era l'articolo Sistema su ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] della scienza economica, dedicandosi a traduzioni delle opere di John Loudon McAdam (ancora sotto il nome di de Welz) e di JamesMill. Nel 1828 si rompe definitivamente il sodalizio con de Welz, in seguito alla partenza di questi da Napoli. Dal 1831 ...
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DANDOLO, Giovanni
Patrizia Guarnieri
Nacque a Borgoricco (Padova) il 29 luglio 1861.
Fin dai primi studi fu amico fraterno di Luigi Friso, futuro rettore del collegio Ghislieri di Pavia ed esperto in [...] sulla memoria aveva speciale rilevanza; concesse poco spazio a Berkeley e molti elogi a Hartley. Alle teorie di JamesMill, il D. obbiettò che la funzione del ricordare non si esauriva nei processi associativi; al Bain rimproverò l'artificiosità ...
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PRAGA, Marco
Livia Cavaglieri
PRAGA, Marco. – Nacque a Milano il 20 giugno 1862, da Emilio, poeta, e Annetta Benfereri.
Costretto a dodici anni ad abbandonare il ginnasio e a diplomarsi in ragioneria, [...] «una più matura concezione della vita» (Ruberti, 1928, p. 539).
In La crisi (apprezzata da James Joyce, cfr. P. Raisor, Grist for the mill: James Joyce and the naturalists, in Contemporary literature, XV (1974), 4, pp. 457-473) assistiamo dapprima ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] Frequentò specialmente J. Bentham e studiò gli scritti di A. Smith e D. Ricardo. All'età di diciassette anni si impiegò nella Compagnia delle Indie Orientali (1823). Dal 1826 al 1828 attraversò una crisi ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...
neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana mondiale sul cervello, ha dedicato il primo...