Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato un fenomeno provinciale di breve vita ed equivocato come la filosofia dell’uomo [...] tardo-ottocentesca dell’utilitarismo di Bentham e di Mill, esteso senza troppo giudizio dal terreno della teoria è difficile, naturalmente, far notare che il pragmatismo di Peirce, James e Dewey è qualcosa di più che una filosofia provinciale ed è ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] 'Ottocento inglese (J. Bentham, J. e J.S. Mill, A. Bain) ricondussero l'intera conoscenza ai fenomeni fisiologici Mach, R. Avenarius e altri e in America da W. James). Queste premesse si affermarono nel positivismo: sia nel materialismo radicale di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di John Stuart Mill prende le mosse da una sofferta reazione all’educazione [...] familiare che il padre James volle improntata ai principi dell’utilitarismo di Bentham. In contrasto con i rigidi precetti della pedagogia paterna, il giovane Mill comprende che il carattere individuale non è modellato esclusivamente dall’ambiente e ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] di tutto il retroterra empirista inglese da Occam a Hume a Mill, con la stessa chiarezza di prospettiva che circa trent'anni ", mentre la "volontà di credere" di James è da capo una ripresa metafisica. James e Schiller, l'altro pragmatista, dice il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia di Thomas Reid e della scuola scozzese del senso comune nacque come reazione [...] accettato come un principio del senso comune.
I contributi di James Beattie e Dugald Stewart
Il contributo di Beattie alla polemica fatto il senso comune all’associazionismo di John Stuart Mill.
La fortuna di Reid nell’Ottocento
Nonostante il senso ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] 1914-26; S. R. Gardiner, Hist. of England from the accession of James I to the outbreak of the Civil War, voll. 10, Londra 1883; id Armstrong, Art in Great Britain and Ireland (Ars Una: Species mille), Londra 1909; G. Baldwin Brown, The Arts in Early ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] appoggiava a una certa versione del positivismo, basandosi su J. Stuart Mill e A. Comte, ma nella pratica, nelle sue analisi più individuale del significato in situazione sociale; in W. James, sull'individuazione sociale del significato nel Self; in ...
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INDIE OLANDESI
Cornelis LEKKERKERKER
Giuseppe COLOSI
Adriano H. LUIJDJENS
Nicolaas J. KROM
*
OLANDESI (A. T., 95-96).
Sommario. - Situazione (p. 97); Storia dell'esplorazione (p. 97); Geologia e [...] Divino Verbo (missionarî di Steyl), Società di S. Giuseppe di Mill-Hill.
V. tavv. XXXI-XXXIV.
Bibl.: Una bibliografia concisa nel Borneo, accettasse la protezione di un avventuriero inglese, James Brooke, e che il governo inglese nel 1846 occupasse ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] una metodologia che fu specialmente teorizzata da John Stuart Mill). S'intende quindi come la reazione antipositivistica, manifestatasi del reale: così, per es., tanto il pragmatismo del James e dello Schiller quanto l'intuizionismo del Bergson e la ...
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MARTINEAU, James
Guido Calogero
Pensatore e pastore unitariano inglese, nato a Norwich il 21 aprile 1805, morto a Londra l'11 gennaio 1900. Dal 1840 professore di psicologia, filosofia morale ed economia [...] politica a Manchester e dal 1853 a Londra, fu amico di John Stuart Mill, al cui empirismo associazionistico aderì per un certo tempo: ma più tardi, anche per influsso di un soggiorno in Germania, in cui ascoltò le lezioni di F. A. Trendelenburg, ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...
neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana mondiale sul cervello, ha dedicato il primo...