Musica
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi [...] songs o ballate scritte da songwriters di professione fra gli anni Venti e i primi anni Cinquanta del 20° sec., pezzi di jazz divenuti standards. Per ogni brano si ha poi una grammatica di base, data dalla definizione della tonalità e della scala di ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] . Il m. sfiorò nostalgicamente anche Martin Scorsese con New York, New York (1977), e dilagò melodrammaticamente con All that jazz (1979; All that jazz ‒ Lo spettacolo continua) di Fosse e Hair (1979) di Milos Forman. Un esito a suo modo originale fu ...
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La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] ciascuno dei partecipanti a un’esecuzione. All’ombra di un’ingannevole definizione di generi musicali, come già si è detto, il jazz è oggi rimasto un luogo in cui né l’uso della tecnologia, né il ricorso a formule comuni, come la tonalità, protegge ...
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Termine derivante dall’ebraico kley zemer («strumento musicale»), introdotto negli anni 1930 per indicare i musicisti di origine ebraica; ha poi esteso il suo significato al genere musicale tradizionale [...] k. sopravvisse, spesso con difficoltà, nella pratica dei musicisti ebrei, con reciproche influenze con il rock, il blues, il jazz. Infine, sull’onda del fenomeno della world music, si è diffuso anche in Europa.
La musica k., caratterizzata da una ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] e allontanare simmetricamente le punte dei piedi.
Queste danze sono orchestrate in modo speciale e caratteristico (cosiddetto jazz-band), nel quale ha molta parte l'elemento improvvisazione. Tutte le danze suddette, che sono state introdotte ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] Francine Evans (Liza Minnelli), il cui matrimonio entra irreparabilmente in crisi, sono la spia del conflitto tra le ragioni creative del jazz e quelle consolatorie della canzone. Il tema di New York, New York, c. di Fred Ebb e John Kander, ritorna ...
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Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] , Marlowe e alle leggende medievali germaniche. È da notare che anche il primo film sonoro della storia, The jazz singer (1927; Il cantante di jazz), per la regia di A. Crosland, è tratto dall'omonima commedia di S. Raphaelson. Mentre per il primo ...
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radio
Nicola Nosengo
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. [...] – e musica. Grazie anche all’esplosione di una nuova musica di enorme successo, il jazz (gli anni Venti sono ricordati negli Stati Uniti come l’età del jazz) ci fu un vero e proprio boom della radio, e nacquero quasi cinquecento stazioni prima ...
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Łódź, scuola di cinematografia di
Silvana Silvestri
La Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź (PWSFTviT, ovvero Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa, Telewizyjna i Teatralna) è stata fondata [...] la Scuola si collocò all'avanguardia nell'ambito della vita culturale del Paese, promuovendo, tra l'altro, la diffusione del jazz fino ad allora proibito, soprattutto grazie all'influenza di W. Sobociński che era anche un famoso jazzista. Le colonne ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] intanto la m. europea mostrava in molti casi l’influenza del jazz e del music-hall. Il serialismo rigoroso di Webern e tradizione occidentale colta, il riconoscimento accademico tributato al jazz e alla popular music, gli esperimenti di ibridazione ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).