Mannino, Franco
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, pianista e direttore d'orchestra, nato a Palermo il 25 aprile 1924. Largamente impegnato nel teatro musicale, ha messo il proprio percorso artistico [...] Mida, Jacques Romain, Gianni Puccini e Mino Guerrini), nelle quali M. interseca stili diversi, dalla bossa nova al jazz, a più tradizionali melodie orchestrali neoromantiche; nonché le colonne sonore per Giuseppe Patroni Griffi (Identikit, 1974) e ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] (1930) di Gennaro Righelli ‒ e le sale tornarono a riempirsi anche per le numerose proiezioni di The jazz singer (1927; Il cantante di jazz) di Alan Crosland, che causò sulla terza pagina del "Corriere della sera" un'accesa polemica pro o contro ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] e sfruttò, dapprima con Don Juan (1926; Don Giovanni e Lucrezia Borgia) e poi con The jazz singer (1927; Il cantante di jazz), entrambi diretti da Alan Crosland. E mentre il primo presentava soltanto un accompagnamento musicale, il secondo proponeva ...
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Eisler, Hanns (propr. Johannes)
Lorenzo Dorelli
Compositore tedesco, nato a Lipsia il 6 luglio 1898 e morto a Berlino Est il 6 settembre 1962. Cresciuto musicalmente alla Scuola di Vienna (A. Schönberg [...] furono realizzate con la tecnica del montaggio, per es. fondendo le cadenze della marcia con gli elementi ritmici del jazz.
Questa evoluzione artistica culminò sul finire degli anni Venti, quando E. strinse con Brecht uno stretto rapporto di amicizia ...
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Tilai
Giuseppe Gariazzo
(Burkina Faso/Svizzera/Francia/GB/Germania 1990, Legge, colore, 81m); regia: Idrissa Ouedraogo; produzione: Idrissa Ouedraogo per Les Films de l'Avenir/Waka/Rhea; sceneggiatura: [...] familiare che si consuma in un villaggio. Tilai è una partitura per immagini e suoni, coinvolgente e straniante, dove il jazz incontra la tradizione orale, penetrando la luce e la terra, un set sconfinato sul quale Ouedraogo posa il suo sguardo ...
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Ichikawa, Kon
Dario Tomasi
Regista giapponese nato a Ujiyamada il 20 novembre 1915. Appartenente alla generazione dei registi che hanno iniziato l'attività nel secondo dopoguerra, I. si è distinto da [...] eclettismo con Yukinojō henge (1963, La vendetta di un attore), una moderna rilettura del teatro kabuki a ritmo di jazz, in cui sono sfruttate a fondo le possibilità espressive dello schermo panoramico e del colore; con Taiheiyō hitoribotchi (1963 ...
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Lewin, Albert
Altiero Scicchitano
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a New York il 23 settembre 1894 e morto ivi il 9 maggio 1968. Autore anomalo nel panorama del cinema americano [...] , languori fitzgeraldiani ed esotismo kitsch forse involontario, il film alterna corride, flamenco, corse automobilistiche e concerti jazz sulla spiaggia tra statue greche, il tutto memore della 'bellezza convulsiva' auspicata da André Breton ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] sonoro. ‒ L'affermarsi della produzione industriale di pellicole parlate, varata nel 1927 a Hollywood con The jazz singer (Il cantante di jazz) diretto da Alan Crosland e presto estesasi in tutto il mondo, produsse profondi e duraturi mutamenti nella ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] accelerata, e per rompere il guscio dell'uovo fu scelto un attore/cantante, l'Al Jolson di The jazz singer (1927; Il cantante di jazz) di Alan Crosland. Provvidenziale si era rivelato d'altronde il silenzio trentennale affinché il cinema si definisse ...
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Pandora and the Flying Dutchman
Paola Cristalli
(GB/USA 1951, Pandora, colore, 122m); regia: Albert Lewin; produzione: Albert Lewin, Joseph Kaufman per Dorkay Productions; sceneggiatura: Albert Lewin; [...] sono tenere, ma la luna fitzgeraldiana illumina spiagge punteggiate di statue classiche e di colonne spezzate. Vaghe atmosfere dell'età del jazz (sulla sabbia si balla alle note di You're Driving Me Crazy) si perdono senza eco in un set surrealista ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).