Pianista e capo di orchestra statunitense (Wichita 1911 - Hollywood 1979); le sue orchestre furono tra le più sperimentali e discusse del jazz moderno. La propensione al gigantismo e a un eclettismo talora [...] dei suoi migliori arrangiatori, qualificarono la sua opera come un affresco dalla magniloquenza quasi wagneriana, dagli esiti talvolta assai avanzati, talaltra francamente kitsch, ma dall'innegabile influenza sul pensiero musicale del jazz bianco. ...
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Cantante e trombettista sudafricano (Witbank 1939 - Johannesburg 2018). Considerato uno dei musicisti che hanno contribuito all'evoluzione della musica jazz nel XX secolo, virtuoso della tromba che ha [...] iniziato a suonare da quando aveva quattordici anni dopo aver studiato pianoforte, attivista contro l'apartheid, a ventun anni, dopo il massacro di Sharpeville, è andato in esilio negli Stati Uniti. Il ...
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Pianista e compositore argentino (San Martín, Buenos Aires, 1933 - Roma 2017). Musicista di formazione classica e profondo conoscitore del jazz, del tango e delle tradizioni folcloriche sudamericane, in [...] Italia è noto anche come arrangiatore di canzoni famose, con una stretta collaborazione in specie con S. Endrigo. Si è imposto nel cinema iniziando a comporre colonne sonore per i film dei più importanti ...
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Terry, Clark. – Musicista statunitense (Saint Louis 1920 – Pine Bluff 2015). Trombettista e compositore, è stato uno dei pionieri dell’epoca del jazz degli anni Trenta e Quaranta, molto raffinato nella [...] aver usato diversi stili musicali, come lo swing e l’hard pop. T. è stato uno dei primi ad usare il flicorno nel jazz e nei suoi oltre sessanta anni di carriera sia come leader che come sideman ha inciso più di trecento brani, realizzati anche con ...
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Jazzista afroamericano (New Orleans 1892 - Chicago 1940); fu, con J. Noone e S. Bechet, uno dei più importanti clarinettisti del jazz tradizionale. Attivo soprattutto negli anni Venti, fece parte, fra [...] gli altri, dei complessi diretti da K. Oliver, F. Keppard, L. Armstrong, J. R. Morton ...
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Cantautore italiano (Milano 1935 - ivi 2013). Vicino fin dagli anni Sessanta a G. Gaber e a D. Fo, ispirato dal jazz (Vengo anch'io) e dal cabaret (Ho visto un re), dalla tradizione popolare lombarda (El [...] purtava i scarp del tennis) e dalla ballata d'impegno (Quelli che), J. ha proposto negli anni uno stile originale e poliedrico in canzoni intessute di ironia e di amarezza, tra spunti realistici e trattamenti ...
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Pianista e tastierista afroamericano (n. Chicago 1940). Esecutore mozartiano da bambino, jazzista dal 1961, interprete di un hard bop sensibile alla essenzialità del soul jazz, poi pioniere del jazz elettrico, [...] anni Settanta e Ottanta, ha comunque alternato questa sua vena al tempo stesso sperimentale e popolare al recupero di un jazz acustico personale e sofisticato. È autore di importanti colonne sonore (Blow up di M. Antonioni, 1967; 'Round midnight di B ...
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Cornettista e compositore afroamericano (New Orleans 1885 - Savannah 1938). Dopo un'attività da comprimario negli anni Dieci, nel 1922 fondò a Chicago la Creole jazz band, il gruppo più importante dello [...] perdere i denti. Strumentista vicino alla tradizione più autentica della primigenia musica afroamericana, grande autore e vessillifero dell'improvvisazione collettiva, O. rimane il più valido archetipo del jazz delle origini e della sua estetica. ...
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Chitarrista statunitense (n. Lee's Summit, Missouri, 1954). Dal 1974 al 1977 fu con G. Burton, dal quale imparò ad applicare al jazz un gusto melodico vicino al folk, che seppe fondere con ispirazioni [...] desunte da O. Coleman. Dal 1977 è il leader del celebre Pat Metheny group. In questa misura, ritrovata in seguito nei trii e poi nell'incontro, nel 1985, con Coleman, ha dato il meglio, anche se ha conosciuto ...
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Batterista statunitense (Philadelphia, Pennsylvania, 1931 - New York 2011). Cresciuto a Providence, Rhode Island, si è affermato al fianco dei più grandi pianisti bianchi del jazz moderno (con B. Evans [...] al gioco dei colori, delle dinamiche e delle pause. Della collaborazione con B. Evans si ricordano gli album Portrait in jazz (1959); Trio 64 (1963); insieme a K. Jarret: Life between the exit signs (1968); Backhand (1974); The survivor's suite ...
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jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...
jazzare /dʒe'ts:are/ v. tr. [der. di jazz]
(mus.) Adattare o eseguire un brano musicale con le movenze e lo stile proprio del jazz. ◆ Part. pass. jazzato, anche agg. (v.).