PESSUTI, Gioacchino
Luigi Pepe
PESSUTI, Gioacchino. – Nacque a Roma il 13 aprile 1743 da Pietro, tipografo, e da Maddalena Migliotti.
Proveniente da una famiglia di modeste condizioni, ricevette tuttavia [...] costrinse Pessuti a lasciare San Pietroburgo. Nel viaggio di ritorno si fermò a Parigi, dove strinse relazioni con Jean-Baptisted’Alembert e Nicolas de Condorcet, con i quali rimase in corrispondenza. A Roma, con Giovanni Ludovico Bianconi diede ...
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AlembertJean-Baptiste Le Ronde detto d'AlembertAlembert 〈alambèer〉 Jean-Baptiste Le Ronde detto d'Alembert (in gioventù detto anche Dalembert o Daremberg) [STF] (Parigi 1717 - ivi 1783) Matematico, [...] fisico e filosofo, socio (1731) dell'Accademia delle scienze di Parigi, poi anche (1754) dell'Accademia di Francia, di cui divenne segretario perpetuo (1772). È più noto come d'Alembert (←). ...
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AlembertAlembertJean-Baptiste Le Rond d’ (Parigi 1717 - 1783) matematico, filosofo e scienziato francese, esponente dell’illuminismo. Figlio all’epoca considerato illegittimo, perché nato al di fuori [...] , fu in corrispondenza con Eulero e Lagrange e si interessò di algebra, di analisi e delle applicazioni della matematica alla fisica, con notevoli risultati relativi alle serie numeriche (→ Alembert (d’), criterio di) e alle equazioni differenziali ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] a quello iniziale.
Per il p. di d’Alembert ➔ Alembert, Jean-Baptiste Le Rond; per il p. EPR ➔ Einstein Questo numero reale è definito con 26 parole, quindi deve appartenere a D, dove occuperà un ben determinato posto, diciamo il p-esimo. Ma, ...
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Matematico (Auxerre 1768 - Parigi 1830). Di modesta famiglia (il padre era sarto), F., rimasto orfano di entrambi i genitori, fece i suoi primi studî nella scuola militare di Auxerre e tentò di [...] un'altra importante relazione integrale, nota come trasformata di F., fondamentale per lo studio delle equazioni differenziali. Come d'Alembert, F. fu anche nominato (1827) all'Académie française: gli successe V. Cousin che lesse l'elogio poi ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] con Alessio Claudio Clairaut (1713-1763), con Giovanni d'Alembert (1717-1783), con gli svizzeri Bernoulli ed Eulero, dall'Associazione britannica, nel 1847, a cura del Bailly: Jean-Baptiste Delambre (1749-1822), prolisso autore di tavole planetarie, ...
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1. Generalità. - La parola "equazione", in latino aequatio, è la traduzione della parola greca ἴσωσις, usata già da Diofanto; ed etimologicamente significa eguaglianza. Ma in matematica viene usata nel [...] ), limitandoci a ricordare che J. le Rond d'Alembert (1769) ridusse il problema della composizione delle cui, per la teoria delle serie di Fourier (v. fourier, jean-baptiste):
25. Le applicazioni delle equazioni a derivate parziali nella geometria ...
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Scrittore francese, nato a La Rochelle nel 1744, morto a Parigi nel 1788. Di carattere impetuoso, partecipò ben presto al movimento riformistico, interessandosi soprattutto ai problemi riguardanti la legislazione [...] di Bordeaux. Ritiratosi dopo qualche tempo a Parigi, strinse amicizia col D'Alembert, e si diede tutto con passione allo studio di una riforma stati. Talune impressioni paesistiche e singoli giudizî d'arte anticipano il romanticismo, e non furono ...
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