Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] Gade uden ende (1963, Strada senza fine) di Mogens Vemmer che, ispirandosi a Vivre sa vie (1962) di Jean-LucGodard, affrontava il tema della prostituzione. Fu invece ingiustamente negativa l'accoglienza riservata all'ultimo lavoro di Dreyer, Gertrud ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] , e mondiale, il lavoro di un regista come Ingmar Bergman, mentre autori come i francesi François Truffaut e Jean-LucGodard divennero modelli anche per il rinnovamento del cinema statunitense, la cosiddetta New Hollywood.
L'E. degli anni Sessanta ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] Robert Bresson sul testo di G. Bernanos, fino all'esplicito e creativo montaggio di materiali culturali realizzato da Jean-LucGodard).
Modo dichiaratamente paradossale, si è detto, poiché i 'moderni' sono del tutto consapevoli della sfasatura e del ...
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India
Italo Spinelli
Cinematografia
La pluralità espressiva del cinema indiano può essere apprezzata considerando che nel Paese sono ufficialmente riconosciute dalla Costituzione numerose lingue, con [...] , Il guerrigliero), Sen affronta i problemi della disoccupazione e della miseria ispirandosi a B. Brecht e a Jean-LucGodard. Anche i film successivi sono aperte denunce della miseria del Paese, dei problemi dell'urbanizzazione, dell'ipocrisia delle ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] la lettera la donna è già morta).
Didascalie e intertitoli si ritrovano in un determinato cinema moderno, per es. in Jean-LucGodard e in gran parte del cinema politico degli anni Sessanta e Settanta, con funzioni pressoché analoghe a quelle dei ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] 1921; Atlantide) di Jacques Feyder, Nana (1926; Nanà) di Jean Renoir, Un chien andalou (1929) di Luis Buñuel, in travestiva' di panni carnevalescamente boccacceschi.
Nel cinema francese, Jean-LucGodard con Masculin, féminin (1966; Il maschio e la ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] a Marienbad, di Alain Resnais, Leone d'oro nel 1961, e Vivre sa vie, 1962, Questa è la mia vita, di Jean-LucGodard), ed ebbe luogo l'esordio veneziano di Pier Paolo Pasolini con Mamma Roma (1962). La direzione passò quindi a L. Chiarini, illustre ...
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Fantascienza
Roy Menarini
La fantascienza nel cinema
Sulla discussa origine della f. cinematografica pesa l'ambiguità terminologica con cui viene definito il genere. Per alcuni, infatti, la f. è solo [...] basati su tematiche fantascientifiche, senza sentirle come appartenenti a un genere di secondo ordine. Per es., Jean-LucGodard con Alphaville (1965; Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville); François Truffaut con Fahrenheit 451 (1966); Alain ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] nel film, ma l'Orso d'oro fu assegnato ad Alphaville (Agente Lemmy Caution ‒ Missione Alphaville) diretto da Jean-LucGodard, che segnava una tappa fondamentale della Nouvelle vague. Anche alla Berlinale arrivò poi la contestazione del Sessantotto, e ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] cui sceneggiature fossero state ritenute meritevoli da una commissione di esperti. Pål Løkkeberg fu profondamente colpito dall'opera di Jean-LucGodard e gli tributò un esplicito omaggio con i suoi due film Liv (1967) ed Exit (1970), abbandonando poi ...
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antisnobismo
s. m. Rifiuto di atteggiamenti snobistici. ◆ L’umiliazione che suscita, oggi, vedere nei reality show povere persone che si rinfacciano urlando poveri peccati d’amore, o si assestano il reggipetto smoccolando come le concorrenti...