letteratura e matematica
letteratura e matematica Letteratura e matematica evocano mondi antitetici: le due culture, appunto, l’una contro l’altra armata. In realtà – a ben guardare – i rapporti e le [...] dalle grandi costruzioni romanzesche del Novecento, come la Ricerca del tempo perduto di Proust o l’Ulisse di Joyce. Nella creazione letteraria e in quella matematica entrano in gioco capacità linguistiche e attività ideative che hanno profonde ...
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FERRETTI, Massimo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Chiaravalle (Ancona) il 13 febbr. 1935, già nei primi anni venne colpito da quella malattia cronica, l'endocardite reumatica, che lo segnerà per sempre, [...] subito una sorta di "regressione a condizione prelogica" (Pedullà), e il F., che ha fatto sue le suggestioni di W. Faulkner e J. Joyce e le tesi di A. Robbe-Grillet ed ha sentito il fascino del Tristram Shandy di L. Sterne, accoppia alla meticolosità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jackson Pollock domina la realtà dell’avanguardia artistica americana degli anni [...] sue ossa / Coralli di brace / Son gli occhi d’allora / Perle chiare [...]”). L’immagine, ripresa anche da James Joyce nell’Ulisse, era oggetto di interpretazioni psicanalitiche, che ne riconoscono una metafora dell’inconscio e del processo personale ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] 'storici dei gruppi subalterni'. Per es. P. Joyce (1991): "Riconoscere il carattere irreducibilmente discorsivo del in Speculum, 1990, pp. 59-86, ha registrato le repliche di P. Joyce (Manchester) e C. Kelly (Oxford), una storica delle donne, su Past ...
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NOVECENTO
Palma BUCARELLI
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. Arte. - Sulla fine del 1922, nella galleria Pesaro in Milano, un gruppo di artisti composto da Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Achille Funi, Emilio Malerba, Pietro [...] , O. Vergani, B. Barilli, E. Cecchi, A. Campanile, A. Moravia, P. Mac Orlan, R. Gómez de la Serna, G. Kaiser, J. Joyce, D. H. Lawrence, V. Woolf, I. Erenburg, P. Romanov ecc.), assai diversi tra loro per temperamento e tendenza.
Bibl.: B. Migliore ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] importante di quella eterna "funzione Gadda" che va da Folengo e gli altri macaronici, così efficaci su Rabelais, al Joyce di Finnegan's Wake" (Intr. ai Racconti della Scapigliaturapiemontese, p. 539).
Sulla scia del successo delle corrispondenze da ...
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Vedi Sudan dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Raggiunta l’indipendenza nel 1956 dal condominio anglo-egiziano, il Sudan è stato lacerato per buona parte della sua storia recente da una grande [...] del 2012, inizialmente previsto in Malawi, ha dovuto essere spostato ad Addis Abeba dopo le dichiarazioni del presidente malawiano Joyce Banda sulla presenza di Bashir al summit che avrebbe dovuto tenersi a Lilongwe.
Le questioni non definite in modo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Greco di origini, ma nato e vissuto ad Alessandria d’Egitto, Costantinos Kavafis [...] il “metodo mitico” di Eliot: il parallelo continuo di contemporaneità e antichità che si esplica in quelli che James Joyce chiama – a proposito del suo Ulisse – “i due piani della scrittura”. A differenza dei suoi contemporanei anglosassoni però ...
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Fuori campo
Pietro Montani
Inteso in senso tecnico, il termine indica uno spazio che, pur se esterno rispetto al ritaglio operato dall'inquadratura, contiene elementi della rappresentazione audiovisiva [...] elaborato negli anni Trenta e ulteriormente ampliato nel decennio successivo progettando un cinema capace di spingersi "oltre Joyce" ‒ cioè oltre il linguaggio e la scrittura letteraria ‒ nell'attitudine a intercettare e restituire il lavoro dell ...
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bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] invisibile. L'opera d'arte è il luogo di questa rivelazione, come in particolare dimostrano le opere dello scrittore irlandese James Joyce e di quello francese Marcel Proust. Non a caso, per questi autori la bellezza è data dal fatto che un oggetto ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...