Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] della sua filosofia, anche grazie alla sottolineatura che ne fecero autori diversi fra loro, da Benedetto Croce a James Joyce. Vico precisa da subito di voler indagare il corso delle nazioni «ne’ loro sorgimenti, progressi, stati, decadenze, e fini ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] a Giorgio Caproni, da Anna Banti a Carlo Cassola a Giovanni Comisso, e propose testi di autori come Proust, Eliot e Joyce. A partire dal gennaio 1956 decise di sviluppare, sulla controcopertina di ogni numero, una storia dell’arte italiana, europea e ...
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d’AMICO, Fedele
Franco Serpa
Prime esperienze, carattere, aneddoti
Nacque a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio e di Elsa Minù, la cui madre bavarese, Fanny Schwager (1851-1942), fornì al nipote [...] I. Stravinskij, The Golden Vanity di B. Britten, Jona ging doch nach Ninive di W. Vogel, la cantata Ulysses di M. Seiber (da Joyce), e le canzoni da My fair lady di A.J. Lerner e F. Loewe. Infine ha preparato, dal Talmud babilonese, il testo per la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] di un significato già dato a priori; la rilettura che fa Derrida di molti autori, tra cui Baudelaire, Poe e Joyce (Ulysse gramophone, 1985-1987), non punta tanto a rivelare un significato o un concetto unico, quanto a individuare le ambiguità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] Butor, Nathalie Sarraute, Alain Robbe-Grillet e Claude Simon. Indicando come propri precursori Proust, Gide, Kafka e Joyce, i nouveaux romanciers si propongono di denunciare l’illusione realista della letteratura attraverso l’abolizione del racconto ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO (ν. vol. Ι, p. 100)
L. Vlad Borrelli
I progressi nelle conoscenze tecnologiche dei materiali antichi, un rilevante incremento degli scavi e alcune eccezionali [...] , The Painted Metopes at Lefkadia and the Problem of Color in Doric Sculptured Metopes, in AJA, LXXXV, 1981, pp. 3-11; H. Joyce, The Decoration of Walls, Ceilings and Floors in Italy in the Second and Third Century A.D., Roma 1981; F. Delamare, L ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] . La narrativa ungherese si è poi orientata verso i modelli del romanzo europeo (É. Zola, A. France, M. Proust, J. Joyce, T. Mann), anche se già conteneva gran parte delle sue correnti: dal naturalismo e dal verismo (S. Bródy, Z. Móricz), allo ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] materiali sonori, indipendentemente dalla loro natura. Soprattutto grazie a questo strumento nacquero importanti lavori come Thema. Omaggio a Joyce (1958) e Visage (1961) di Berio, in cui è protagonista la voce umana, oppure Continuo (1958) e ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] le proprie idee riguardo alla poesia in A.: pur accettando alcuni aspetti del modernismo, non approvava scrittori come J. Joyce o D. H. Lawrence e suggeriva invece di riallacciarsi alla grande tradizione dei poeti latini come Catullo o inglesi come ...
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VESTI (franc. vêtements, habits; sp. trajes; ted. Kleider; ingl. clothes)
George MONTANDON
Raffaele CORSO
Luigi GIAMBENE
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Alle voci abbigliamento e moda è trattata, nel suo insieme, l'evoluzione [...] in Hawaii, in Mem. of the Bernice Pauahi Bishop Museum of Polynesian Ethnology and Nat. Hist., III (1911); T. A. Joyce, South American Archaeology, Londra 1912; K. Weule, Leitfaden der Völkerkultur, Lipsia e Vienna 1912; E. Erkes, China, Gotha 1919 ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...