Arte
Movimento artistico sviluppatosi in Italia tra terzo e quarto decennio del 20° secolo. In un generale clima di ritorno all’ordine, il recupero della tradizione italiana primitiva e rinascimentale, [...] assai diverso, italiani e stranieri (C. Alvaro, B. Barilli, E. Cecchi, G. Comisso, A. Moravia; B. Cendrars, I. Ehrenburg, J. Joyce, P. MacOrlan, R. Gómez de la Serna), rappresentando in Italia la tendenza di gusto più in sintonia con i settori ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] che spesso tocca il limite estremo dell'abulia e dell'agnosticismo. Mancano le personalità prepotenti che - come al tempo di Joyce, di Yeats e del primo Eliot - possano costituire la guida verso una rinascita letteraria.
Le interferenze fra cultura e ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] sia per quanto riguarda i contenuti sia nella forma, in particolare nella struttura del romanzo, sull’esempio di autori quali J. Joyce, M. Proust e F. Kafka. Tre romanzi, pubblicati a breve distanza, De avonden («Le serate», 1947) di G. Reve, Eenzaam ...
Leggi Tutto
Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] non al ‘vero’ dei naturalisti ottocenteschi. Infatti gli antecedenti ideali del n. sono da cercare in M. Proust, J. Joyce, I. Svevo, L. Pirandello non meno che nei romanzieri russi e americani. Variamente atteggiato nei diversi scrittori, il n. va ...
Leggi Tutto
Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] degli ultimi decenni rientrerebbero sotto codesta denominazione: cubismo, espressionismo, surrealismo, esistenzialismo; Kandinskij, Hemingway, Kierkegaard, Kafka, Joyce, ecc. E certamente se si prendono in considerazione le tendenze dell'arte moderna ...
Leggi Tutto
VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] di questa pleiade poetica.
Influssi europei, nordamericani e ispanoamericani si presentano nella narrativa: Borges, Kafka, Faulkner, Joyce e il nouveau roman francese hanno variamente agito su autori solo in parte fedeli alla tradizione indigenista e ...
Leggi Tutto
MESSICO (XXII, p. 958; App. I, p. 836; II, 11, p. 288; III, 11, p. 64)
Alberto Mori
Daniela Primicerio
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Fernando Sanchez Mayams
Condizioni demografiche. - Il censimento [...] oppressi ai palazzi dei potenti, con forte accentuazione degli elementi sessuali e della crudezza rappresentativa, non senza echi di Joyce. Sul filo della memoria, in forme più pacate, si snoda invece il successivo Las buenas consciencias (1959), sul ...
Leggi Tutto
Surrealismo
Vicente Aguilera Cerni
di Vicente Aguilera Cerni
Surrealismo
sommario: 1. Genesi, natura e irradiazione del movimento. 2. Il surrealismo e l'arte. 3. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Genesi, [...] non solo aveva il precedente scientifico di Freud, ma, come indicava O. de Torre, era stata applicata da Joyce nell'ultimo capitolo dell'Ulisse. In definitiva, la ‛scrittura automatica' si accompagnava allo studio delle manifestazioni del sogno ...
Leggi Tutto
Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] . La narrativa ungherese si è poi orientata verso i modelli del romanzo europeo (É. Zola, A. France, M. Proust, J. Joyce, T. Mann), anche se già conteneva gran parte delle sue correnti: dal naturalismo e dal verismo (S. Bródy, Z. Móricz), allo ...
Leggi Tutto
(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] le proprie idee riguardo alla poesia in A.: pur accettando alcuni aspetti del modernismo, non approvava scrittori come J. Joyce o D. H. Lawrence e suggeriva invece di riallacciarsi alla grande tradizione dei poeti latini come Catullo o inglesi come ...
Leggi Tutto
joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...