Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] . Ritorno all'infanzia: non a caso a Zurigo gravitano, negli anni dell'inizio di dada, i nuovi profeti dell'inconscio: Jung e Joyce. Ritorno all'istinto: le arti primitive, selvagge, l'arte dei pazzi e dei bambini. E infine la polemica si allarga: i ...
Leggi Tutto
Arte
Renato Barilli
di Renato Barilli
Arte
sommario: 1. Il significato del Sessantotto. 2. Il minimalismo e le sue articolazioni. 3. La body art. 4. Trasversalità dell'arte povera. 5. Il 'richiamo all'ordine' [...] una sorta di democratizzazione imposta dalla cultura anglosassone, nello stile, per esempio, delle epifanie delineate da James Joyce. La terribile capacità di mescolare l'insulso, il privato più marginale e casuale con riferimenti a grandi miti ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] da Peterburg («Pietroburgo», 1916), opera di sconcertante modernità linguistica e strutturale che lo ha fatto paragonare a J. Joyce.
Il simbolismo russo, ricco di personalità diverse, dopo il 1910 entra in una crisi irreversibile. In quell’anno ...
Leggi Tutto
LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] .), all'interpretazione visiva di testi letterari (J.-P. Fargier, L'échelle de Jacob, derivato da Finnegans wake di J. Joyce, nel 1983), al cinema (l'expanded cinema di G. Youngblood, 1970), alla musica (Le Tacon, performance musicale Electric Momes ...
Leggi Tutto
Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] occidentale. Un impetuoso flusso di descrizioni e di linguaggi speciali sommerge l'uomo contemporaneo, come in Musil e in Joyce, rendendo il mondo e il territorio sempre più difficili da decifrare. Ma allo stesso tempo i linguaggi speciali, propri ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] si rende conto solo dopo la guerra e per effetto della risonanza europea delle opere di M. Proust e J.Joyce. Con I. Svevo (pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz), il romanzo perviene agli esiti più francamente antinaturalisti di La coscienza di ...
Leggi Tutto
STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] e Variations III e IV, 1963). Tra i suoi ultimi lavori si ricorda Roaratorio and Irish circus on Finnegan's wake, da J. Joyce (1981).
Intorno a Cage si raccolgono fin dagli anni Cinquanta M. Feldman (1926-1987), E. Brown (n. 1926), D. Tudor (n. 1926 ...
Leggi Tutto
joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...