Scrittrice inglese (Rock Ferry, Cheshire, 1865 circa - Aylesbury, Buckinghamshire, 1946). Pubblicò il suo primo racconto nel 1895 e il primo romanzo, Audrey Craven, l'anno seguente; ma si affermò soltanto [...] 'attiva femminista. Il fondo psicopatologico di molti suoi personaggi e la qualità degli intrecci la collocano, nella scia di Joyce, sotto l'influenza di D. M. Richardson. Dei suoi numerosi romanzi si ricordano: The three sisters (1914); Mary Oliver ...
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BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] storia della musica del Novecento. La prima tappa di questo percorso risale al 1953, con Chamber music, su testi di James Joyce, prima composizione di Berio pensata per la voce di Cathy e, al contempo, opera che sancì l’incontro con lo scrittore ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1927 - ivi 1993). Collaborò, negli anni Cinquanta, alla Revista española e ad altre pubblicazioni intese a promuovere il rinnovamento della letteratura iberica contemporanea. [...] costruzioni concettuali ricche di simbologie che rivelano l'influenza di taluni dei maggiori letterati europei del Novecento (Proust, Kafka, Joyce, ecc.). Tra le sue opere si ricordano: Nunca llegarás a nada (1961); Volverás a región (1968; trad. it ...
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Violinista, compositore e musicologo francese (Parigi 1921 - Versailles 2011). Votatosi al jazz nel periodo bellico, negli anni Cinquanta rinunciò all'attività di strumentista per dedicarsi alla composizione [...] . Memorabili, fra le sue composizioni di largo respiro, quelle impegnate a volgere in jazz gli esperimenti letterarî di J. Joyce. Direttore di riviste specializzate ed esegeta del jazz tra i più originali, ha scritto Hommes et problèmes du jazz (1954 ...
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Fotografa tedesca naturalizzata francese (Berlino 1912 - Parigi 2000). Dopo avere studiato sociologia in Germania, si trasferì a Parigi (1933), dove si laureò alla Sorbona con una tesi sulla fotografia [...] sperimentando nuove tecniche, diversi scrittori (F. Mauriac, Colette, J.-P. Sartre, A. Gide, L. Aragon, A. Malraux, J. Joyce, G. B. Shaw, V. Woolf, ecc.). Rifugiatasi in Argentina nel 1940, realizzò servizi sui paesi latino-americani.Tornata a Parigi ...
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Musicista polacco naturalizzato israeliano (Cracovia 1919 - Vienna 1994). Studiò a Cracovia e a Leopoli, nel 1950 si stabilì in Israele. Inizialmente influenzato da K. Szymanowski e I. Stravinskij, si [...] per complessi da camera (Mobile for Shakespeare, 1962; Jeux pour 6 batteurs, 1962, ecc.), musica elettronica (Comédie, Poetics for J. Joyce I e II, 1972) e componimenti di diversa natura: Ulysses, Ballett, (1979); Polyphonien für Ensemble (1993). ...
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Fotografa statunitense (Springfield, Ohio, 1898 - Monson, Maine, 1991), famosa ritrattista. Dopo la prima guerra mondiale visse a New York, dove ebbe contatti con M. Duchamp e Man-Ray. Trasferitasi in [...] alla fotografia. Nel 1925 A., aperto un proprio studio, si dedicò ai ritratti: noti quelli di A. Gide, J. Cocteau, J. Joyce, M. Laurencin, A. Maurois. Nel 1926 espose alla galleria Au sacre du printemps e conobbe E. Atget, le cui opere ebbero su ...
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Scrittore italiano (Alì 1919 - Roma 1992); a parte le poesie del Codice siciliano (1957; nuova ed. accresciuta, 1978), è noto per il contrastato successo del monumentale romanzo Horcynus Orca (1975): un [...] simbolica e affabulatoria sull'orizzonte delle grandi innovazioni della narrativa del nostro secolo (almeno a J. Joyce, il rinvio è obbligatorio). La realizzazione risulta elaborata anche sul piano dell'invenzione linguistica. Più discutibile ...
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Poeta e romanziere francese (Vichy 1881 - ivi 1957). Collaboratore della Nouvelle revue française, della Revue de Paris e del quotidiano argentino La Nación, cofondatore di Commerce (1924), aderì alle [...] (1926); Aux couleurs de Rome (1938); Ce vice impuni, la lecture (1941). Notevoli inoltre la sua attività di traduttore (Whitman, Joyce, Bacchelli, Cecchi), di cui definì la pratica in Sous l'invocation de St.-Jérôme (1945), e il suo Journal (1954-55 ...
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Scrittore inglese (Manchester 1917 - Londra 1993). È vissuto per qualche tempo in Malesia e nel Borneo, traendone ispirazione per The Malayan trilogy (1972; tradotto in Italia col titolo Malesia!, 1981), [...] , 1978; Homage to Qwert Yuiop, 1986; A mouthful of air: language and languages, especially English, 1992), specie come studioso di Joyce, che insieme ad A. Huxley è il suo precipuo modello letterario (Here comes everybody; an introduction to James ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...