Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] libro: che il cinema va oltre i confini dello spazio letterario. Ciò che insomma sarebbe riuscito solo in parte a J. Joyce, si manifesterebbe pienamente invece nel Pierrot le fou di Godard, citato nell'esergo del primo capitolo: "Ho trovato l'idea di ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] di più acuto sperimentalismo che si può ritenere, grosso modo, chiuso nel 1941 con la morte, avvenuta in quell'anno, di Joyce e della Woolf, sebbene ad essi sia sopravvissuta fino al 1957 quella pioniera dello sperimentalismo che fu D. Richardson. Ma ...
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Fuori campo
Pietro Montani
Inteso in senso tecnico, il termine indica uno spazio che, pur se esterno rispetto al ritaglio operato dall'inquadratura, contiene elementi della rappresentazione audiovisiva [...] elaborato negli anni Trenta e ulteriormente ampliato nel decennio successivo progettando un cinema capace di spingersi "oltre Joyce" ‒ cioè oltre il linguaggio e la scrittura letteraria ‒ nell'attitudine a intercettare e restituire il lavoro dell ...
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The Awful Truth
Paola Cristalli
(USA 1937, L'orribile verità, bianco e nero, 90m); regia: Leo McCarey; produzione: Leo McCarey per Columbia; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di Arthur Richman; [...] ), Cary Grant (Jerry Warriner), Ralph Bellamy (Daniel Leeson), Alexander D'Arcy (Armand Duvalle), Cecil Cunningham (zia Patsy), Joyce Compton (Dixie Belle Lee), Molly Lamont (Barbara Vance), Asta (Mr. Smith).
Bibliografia
Bert., The Awful Truth, in ...
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Dead of Night
Geoff Brown
(GB 1945, Incubi notturni, bianco e nero, 104m); regia: Alberto Cavalcanti (The Christmas Party, The Ventriloquist's Dummy), Robert Hamer (The Haunted Mirror), Basil Dearden [...] Howes (Sally O'Hara), Anthony Baird (Hugh Grainger), Barbara Leake (Ms. O'Hara). The Hearse Driver: Judy Kelly (Joyce Grainger). The Christmas Story: Michael Allan (Jimmy Watson), Robert Wyndham (Dr. Albury). The Haunted Mirror: Ralph Michael (Peter ...
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Shadows
Rinaldo Censi
(USA 1958, 1959, Ombre, bianco e nero, 60m e 84m); regia: John Cassavetes; produzione: Maurice McEndree, Nikos Papatakis per Gena; sceneggiatura: John Cassavetes; fotografia: Erich [...] (Ron), Pir Marini (Pir), Victoria Vargas (Victoria), Jack Ackerman (Jack), Jacqueline Walcott (Jacqueline), Jay Crecco, Joyce Miles, Nancy Deale, Gigi Brooks, Lynne Hamelton, Marilyn Clark, Joanne Sages, Jed McGarvey, Greta Thyssen.
Bibliografia
J ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] e altri. Fra i letterati più spontaneamente accorsi al richiamo dell''arte muta' si collocò l'esule irlandese James Joyce che, nel 1904, avendo scoperto a Trieste il cinematografo si lanciò addirittura nell'impresa di importarlo nella sua Dublino ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] è spinta molto avanti in questo genere di esperienza comunicativa, e il romanzo joyciano, secondo Ejzenštejn, segna il punto più avanzato della ricerca. Con J. Joyce, tuttavia, la forma letteraria avrebbe toccato i suoi confini, ed è precisamente al ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] del primo Novecento, dal Cubismo al Futurismo e al Surrealismo, dalla poesia di T.S. Eliot al romanzo di J. Joyce. E nel segno del film possono essere interpretate varie fasi della s. letteraria novecentesca. Innanzi tutto va citata la grande ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] modelli teorici si distenda dalla tragedia antica allo spettacolo circense, dall'arte cinese e giapponese ai cartoons disneyani, da J. Joyce al romanzo poliziesco e d'appendice, dalla musica barocca al jazz. Il lascito teorico di E., ancora oggi in ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...