Ulisse
Emanuele Lelli
L’eroe dell’astuzia
Nella mitologia greca, in cui è protagonista di numerosissime avventure, Ulisse incarna il simbolo dell’uomo che riesce a superare le prove della vita con la [...] uno dei tanti eroi che si scontrano con il loro destino.
Nel Novecento, infine, sarà lo scrittore irlandese James Joyce, nel romanzo appunto intitolato Ulysses, a indicare nella figura del mito greco il lontano archetipo delle peregrinazioni e delle ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] sia per quanto riguarda i contenuti sia nella forma, in particolare nella struttura del romanzo, sull’esempio di autori quali J. Joyce, M. Proust e F. Kafka. Tre romanzi, pubblicati a breve distanza, De avonden («Le serate», 1947) di G. Reve, Eenzaam ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] non al ‘vero’ dei naturalisti ottocenteschi. Infatti gli antecedenti ideali del n. sono da cercare in M. Proust, J. Joyce, I. Svevo, L. Pirandello non meno che nei romanzieri russi e americani. Variamente atteggiato nei diversi scrittori, il n. va ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] scrivere e di sostituirla con una specie di stile orale, ispirato in pari grado alle prove di L. Céline e di J. Joyce. Il trasferimento di elementi del parlato nella poesia è, ad esempio, macroscopico in un testo (pubblicato in Si tu t'imagines, 1920 ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] irlandese e lo spedì al cugino Carlo, il quale lo fece pubblicare a firma A.P. e con il titolo J. Joyce sul settimanale milanese Il Quarto Stato (23 ottobre 1926). Un altro articolo sulla ‘crisi del romanzo’, contestualmente inviato (con il sostegno ...
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DESSÌ, Giuseppe
Angelo Pellegrino
Nacque a Villacidro (prov. di Cagliari) il 7 ag. 1909, da Francesco e da Maria Cristina Pinna.
Figlio di un ufficiale di carriera costretto a frequenti trasferimenti [...] - può servire a confermarci il suo attento interesse per le nuove tecniche del romanzo novecentesco da Proust a Mann (Joyce compreso), dall'altra risulta evidente che lo strumento della coscienza del tempo è anche uno scandaglio utile a indagare il ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] di più acuto sperimentalismo che si può ritenere, grosso modo, chiuso nel 1941 con la morte, avvenuta in quell'anno, di Joyce e della Woolf, sebbene ad essi sia sopravvissuta fino al 1957 quella pioniera dello sperimentalismo che fu D. Richardson. Ma ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] e organica. Le esperienze più sottili e complesse dello spirito moderno, dalla psicologia alla scienza all'arte (Freud, Proust, Joyce), sono il "medium" nel quale, totalmente immerso, si muove il M. narratore che fa del Mann ohne Eiegenschaften ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] , ripudia quel primo amore come un errore di gioventù. Celiando, si può dire allora che c'è del fuoco dannunziano in Joyce, ma si tratta di un classico fuoco fatuo.
Il tempo da dedicare a Natalia de Goloubeff, che amorevolmente l'aveva accompagnato ...
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FERRETTI, Massimo
Gemma Bracco Baratta
Nato a Chiaravalle (Ancona) il 13 febbr. 1935, già nei primi anni venne colpito da quella malattia cronica, l'endocardite reumatica, che lo segnerà per sempre, [...] subito una sorta di "regressione a condizione prelogica" (Pedullà), e il F., che ha fatto sue le suggestioni di W. Faulkner e J. Joyce e le tesi di A. Robbe-Grillet ed ha sentito il fascino del Tristram Shandy di L. Sterne, accoppia alla meticolosità ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...