Letterato e storico dell'arte francese (Parigi 1876 - ivi 1943). Collaboratore di numerosi periodici, in partic. (1904-43) della Revue des Deux Mondes; conservatore, dal 1912, del Museo André a Chaalis [...] (Oise); amico di artisti e letterati (fra gli altri R. Rolland e J. Joyce). Prese parte attiva alla prima guerra mondiale (Chroniques du temps de la guerre, 1919; La bataille de Verdun, 1920). Tra i suoi saggi di critica letteraria sono specialmente ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] che l'iperbole ne vada riconosciuta nell' Ulysses di James Joyce (scritto dal 1914 al 1921, pubblicato per intero nel 1922 sua natura, in cui parvero congiunti Rabelais (o Folengo), Joyce e Carlo Porta, ma l'involontaria connivenza con gli squas- ...
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PYNCHON, Thomas
Biancamaria Tedeschini Lalli
Romanziere americano, nato a Glen Cove, N. Y., l'8 maggio 1937; ha studiato a Cornell, vissuto a New York e in Messico e si è poi stabilito in California. [...] È scrittore bizzarro, scintillante di invenzioni linguistiche e narrative che sono state di volta in volta avvicinate a Joyce o a Nabokov (quest'ultimo, del resto, insegnante a Cornell dove P. ha studiato).
Il suo primo romanzo, V. (Philadelphia 1963 ...
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Critico statunitense di origine canadese (Peterborough, Ontario, 1923 - Athens, Georgia, 2003). Prof. nell'univ. di Santa Barbara, California. La funzione della critica fu per K. innanzi tutto elucidazione: [...] ispirato dal romanticismo. La sua attività si concentrò quasi interamente su questo periodo, studiando autori quali E. Pound, W. Lewis, J. Joyce, T. S. Eliot e S. Beckett. Tra le sue opere più importanti: The poetry of Ezra Pound (1951), seguito nel ...
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JOHNSON, Eyvind (App. II, 11, p. 56)
Romanziere svedese, morto a Stoccolma il 25 agosto 1976. Nel 1974 il premio Nobel per la letteratura, diviso con il connazionale H. Martinson, aveva coronato la sua [...] venticinquennio dall'applicazione al romanzo storico, con esiti artistici in verità discutibili, delle più moderne tecniche narrative (Joyce, Mann, Faulkner, Graves, ecc.). Tra le opere più significative, in cui però le tesi ideologiche generalmente ...
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Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] di W. B. Yeats; Poeti metafisici inglesi del Seicento (1964); John Donne (1968). Importanti i contributi dedicati a J. Joyce: Joyce in Rome. The genesis of Ulysses (1984), la supervisione alle edizioni italiane dell'Ulisse e di Finnegan's wake, e ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] College di Dublino, nel 1928 divenne lettore d'inglese alla Scuola normale superiore di Parigi, dove fu amico di James Joyce, per ritornare nel 1930 al Trinity College come lettore di francese. Nel 1938 si trasferì definitivamente in Francia e dal ...
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Discorso continuato, soprattutto orale ma anche scritto, tenuto da una sola persona che si rivolge a sé stessa o ad altri, dai quali non attende o non ammette risposte o critiche, e con i quali non intende [...] narrativa, sperimentata da É. Dujardin alla fine dell’Ottocento e largamente impiegata nella letteratura del Novecento (J. Joyce, I. Svevo ecc.), mediante la quale il lettore viene introdotto direttamente nella vita interiore del personaggio, di ...
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Scrittore inglese (Manchester 1917 - Londra 1993). È vissuto per qualche tempo in Malesia e nel Borneo, traendone ispirazione per The Malayan trilogy (1972; tradotto in Italia col titolo Malesia!, 1981), [...] , 1978; Homage to Qwert Yuiop, 1986; A mouthful of air: language and languages, especially English, 1992), specie come studioso di Joyce, che insieme ad A. Huxley è il suo precipuo modello letterario (Here comes everybody; an introduction to James ...
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Scrittrice inglese (Rock Ferry, Cheshire, 1865 circa - Aylesbury, Buckinghamshire, 1946). Pubblicò il suo primo racconto nel 1895 e il primo romanzo, Audrey Craven, l'anno seguente; ma si affermò soltanto [...] 'attiva femminista. Il fondo psicopatologico di molti suoi personaggi e la qualità degli intrecci la collocano, nella scia di Joyce, sotto l'influenza di D. M. Richardson. Dei suoi numerosi romanzi si ricordano: The three sisters (1914); Mary Oliver ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...