Filosofo (Berlino 1801 - ivi 1893). Discepolo di Hegel ed esponente della destra hegeliana (fu professore a Berlino dal 1829), tentò di fornire un'interpretazione religiosa della filosofia hegeliana, sottolineandone [...] con commento, dell'Etica Nicomachea di Aristotele (2a ed. 1848). Tra le sue opere: Geschichte der letzten Systeme der Philosophie in Deutschland von Kant bis Hegel (2 voll., 1837-38); Entwicklungsgeschichte der neuesten deutschen Philosophie (1848). ...
Leggi Tutto
INCOSCIENTE o inconscio
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Ernesto LUGARO
Termini equivalenti, usati spesso in filosofia e psicologia, ma di definizione assai controversa. In genere essi hanno significato [...] impossibile asserirne la realtà: e in tal senso irrefutabili appaiono le critiche di tutti coloro (per es., Locke, Kant, James, Ardigò, ecc., per citare rappresentanti dei più diversi indirizzi) che hanno considerato l'idea di "spirito inconscio ...
Leggi Tutto
(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] .
Theories and documents of contemporary art, ed. K. Stiles, P. Selz, Berkeley 1996.
H. Caygill, Stelarc and the Chimera, Kant's critique of prosthetic judgment, in Art journal, 1997, 1, pp. 46-51.
Dictionnaire des arts médiatiques, éd. L. Poissant ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] sue conseguenze "come la pianta nel seme, non come una trave nella casa", spiega Frege con efficace metafora. Da Kant prende poi decisamente le distanze quando, nell'opera Die Grundlagen der Arithmetik, mostra come si possa dare una definizione del ...
Leggi Tutto
SOAVE, Francesco
Giuseppe Micheli
(Gian Francesco). – Nacque a Lugano il 10 giugno 1743 da Carlo Giuseppe e da Chiara Francesca Herrick (Herrich).
Lì iniziò gli studi presso il collegio S. Antonio, [...] ).
L’interesse preminente era però sempre per la filosofia. Nel marzo del 1803 uscì a Modena un suo saggio sulla Filosofia di Kant. In una lettera a Melzi d’Eril, cui l’opera fu dedicata, Soave dichiarava di non conoscere «filosofia né più falsa né ...
Leggi Tutto
natura, stato di
Primo elemento del modello concettuale giusnaturalistico (➔ giusnaturalismo): è la condizione antecedente la fondazione delle grandi istituzioni giuridico-politiche e la codificazione [...] riflessione sul concetto di stato di n. si presenta nella trattatistica giusnaturalistica del Seicento e del Settecento, da Grozio fino a Kant. Esse sono essenzialmente tre: se lo stato di n. sia uno stato storico o una pura ipotesi; se sia uno stato ...
Leggi Tutto
Filosofia
L’azione di considerare pensando e ripensando con attenzione e scrupolo. Nel linguaggio filosofico, il termine è andato storicamente caratterizzandosi in accezioni più specifiche. In J. Locke [...] dà origine alle cosiddette idee di r., non ottenibili mediante i sensi (percezione, pensiero, dubbio, credenza ecc.). Per I. Kant la r. è quel particolare stato dello spirito che permette di «scoprire le condizioni soggettive nelle quali possiamo ...
Leggi Tutto
Matematica
Nella logica, ciascuno dei modi con cui può configurarsi il nesso fra soggetto e predicato.
Nella sillogistica aristotelica, i giudizi erano distinti a seconda che il nesso che univa il soggetto [...] quella di una realtà necessaria (S è necessariamente P) o di una realtà soltanto possibile (S può essere P); I. Kant, in una delle categorie principali, quella della ‘m.’, comprese le tre categorie subordinate della possibilità, della realtà e della ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Tornareccio (Chieti) l'8 giugno 1782, morto a Napoli nell'aprile 1849. Studiò matematica, medicina e legge; coinvolto nelle vicende politiche del tempo, fu tra l'altro ministro di polizia [...] liberali, fu esiliato a Trieste, onde passò a Gratz, e infine a Baden e a Vienna. Appreso il tedesco, studiò Kant direttamente nelle opere maggiori (tranne la Critica del Giudizio). Tornato a Napoli nel 1825, fu nominato nel 1832 socio dell'Accademia ...
Leggi Tutto
GALLI, Gallo
Filosofo, nato a Montecarotto (Ancona), il 26 gennaio 1889. Studiò all'univ. di Roma (1908-12), ove fu scolaro di B. Varisco; prof. di filosofia teoretica (dal 1936) all'univ. di Cagliari, [...] di più delle dottrine del Berkeley, del Leibniz, del Kant, del Rosmini e del Gentile, si muove polemicamente specialmente 'unità pura e della molteplicità cosmica.
Sue opere principali: Kant e Rosmini, Citta di Castello 1914; Saggio sulla dialettica ...
Leggi Tutto
kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...