Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] ecc.), l’insostenibilità della tesi che affermava essere la matematica scienza dimostrativa a priori (Aristotele, I. Kant), basata su principi immutabili, inerenti alle forme stesse della intuizione.
In logica matematica, una successione finita ...
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Scrittore, pensatore ed editore tedesco (Berlino 1733 - ivi 1811). Uno dei maggiori esponenti dell'Illuminismo tedesco, N. svolse un'attivissima opera editoriale, che contribuì in larga misura alla diffusione [...] per affrancarne lo spirito umano, spiega l'avversione fierissima che per il N. ebbero uomini come Goethe, Schiller, Kant, Fichte. Questa, per quanto storicamente giustificata, non deve tuttavia far perdere di vista i buoni intenti di chiarificazione ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] 1994: Cohn, Jonas, Histoire de l'infini. Le problème de l'infini dans la pensée occidentale jusqu'à Kant, trad. et présentation par Jean Seidengart, Paris, Éditions du Cerf, 1994 (ed. orig.: Geschichte des Unendlichkeitsproblems im abendländischen ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] (in polemica quindi non solo contro la teologia razionale, ma anche contro la fondazione morale della religione operata da Kant), poiché metafisica e morale vedono la realtà sempre parzialmente, in modo frazionato, e non colgono l’unità profonda del ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] , nonostante il rifiuto di ogni metafisica. Non è quindi un caso che si faccia risalire la filosofia dei v. proprio a I. Kant, che nella ‘dignità’ morale dell’uomo ravvisava il v. assoluto. Tuttavia è soprattutto con l’opera del filosofo tedesco R.H ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] i concetti. Il termine successivamente viene usato con significato generico a indicare qualunque forma di conoscenza (è la Vorstellung di Kant sulla cui linea di sviluppo si pongono le concezioni di Reinhold, Schopenhauer e Herbart). Nel corso del 19 ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] c. è stata poi accentuata, in un recupero della tradizione platonica e in opposizione sia allo psicologismo empiristico sia all’idealismo kantiano e postkantiano, da B. Bolzano e, soprattutto, da G. Frege, secondo il quale il c. è un’entità astratta ...
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quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] determinazione dei limiti del concetto di q., specialmente rispetto a quello di qualità, si occupò la filosofia moderna. Per I. Kant la q. è una delle 4 categorie principali, e anche nell’idealismo postkantiano il problema della q. resta quello della ...
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Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis, od. Siusi, 1911). Tra i più importanti esponenti dello storicismo contemporaneo, venne influenzato dalla cultura neokantiana, positivistica, e dalla cultura [...] , Hegel); l'idealismo della libertà, che afferma l'indipendenza dello spirito di fronte alla natura (esempî, Platone, Kant, Fichte). Queste tre intuizioni del mondo restano in qualche maniera irrelate, come tre atteggiamenti possibili. Tuttavia D ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] la divina ragione come sede delle infinite p., di cui essa realizza soltanto quelle rispondenti al suo perfetto disegno cosmico. I. Kant, che limita l’uso del concetto di p. all’ambito della logica, ne fa una delle tre categorie della modalità (➔), e ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...