Sociologo ed economista (Breslavia 1864 - Crainsdorf, Neurode, 1943), prof. (1893-1926) all'univ. di Friburgo in Brisgovia, membro del Reichstag (1912-18, 1922). Opere principali: Zum sozialen Frieden [...] (1890); Der Grossbetrieb (1892); Britischer Imperialismus und englischer Freihandel (1906); Marx oder Kant? (1908); Democracy and religion (1930); Zur Wiedergeburt des Abendlandes (1934). ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] viene ultima, consiste semplicemente nel fatto che essa accetta e riformula quello che la storia ha prodotto.
All'idea di Kant, per il quale la filosofia parlava in nome della ragione, ma attraverso i dotti e accettando che fossero i professionisti ...
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Sociologo e uomo politico austriaco (Vienna 1873 - ivi 1937); uno dei fondatori e teorici dell'austro-marxismo, diresse con R. Hilferding i Marxstudien. I suoi studî tendono, da una parte, alla fondazione [...] della sociologia, sulla linea della concezione materialistico-dialettica di Marx, dall'altra sottolineano i legami fra Marx e Kant. Tra le sue opere: Marx als Denker (1908); Der Marxismus als proletarische Lebenslehre (1923); Das Soziologische in ...
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opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] morale, espressa appunto dall'opinione pubblica, e la legge civile, emanazione del potere politico, distinzione poi ripresa da I. Kant, che pose l'accento sull'"uso pubblico della ragione in tutti i campi". Si cominciava ad affermare l'importanza ...
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uguaglianza
Entrata nella cultura occidentale con lo stoicismo e soprattutto con il cristianesimo – che considera tutti gli uomini dotati della stessa dignità, in quanto figli di un medesimo Padre – [...] soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. – da ;Hobbes a Locke, da Rousseau a Kant – partono dall’ipotesi che gli uomini, nello stato di natura, siano liberi ed eguali e di conseguenza pongono l’origine dello ...
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Filosofo e sociologo francese (Bucarest 1913 - Parigi 1970), prof. di sociologia della letteratura alla Sorbona. Muovendo dal marxismo storicista dal primo Lukács, ha sviluppato un particolare metodo di [...] descrittivo-empirica, da lui rifiutata anche in termini generali. Tra le sue opere: La communauté humaine et l'univers chez Kant (1948); Sciences humaines et philosophie (1952; trad. it. 1961); Le Dieu caché. Étude sur la vision tragique dans les ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] una creatura materiale, individuale ed egoista, in quanto dotato di anima è un essere morale, sociale e razionale. Come già aveva affermato Kant, l'uomo è libero di contrastare i propri impulsi, ed è ciò a farne un essere morale. L'uomo è persona in ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] sull'uomo, alla presenza contemporanea delle due città, la città di Dio e la città degli uomini, o, in linguaggio kantiano, la comunità degli esseri ragionevoli e lo Stato che non può fare a meno della coazione per ottenere ubbidienza alle proprie ...
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Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] in Pitagora (6°-5° secolo a.C.) e in Aristotele (4° secolo a.C.), è stata sviluppata da I. Newton e I. Kant ed è quella che troviamo sostanzialmente rispecchiata nel pensiero dei fisici antichi e moderni. Secondo tale opinione, il tempo è un fatto di ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...