CAMPAGNOLO, Umberto
Vincenzo Cappelletti
Nato a Este (Padova) il 25 marzo 1904, da Matteo e da Elvira Vascon, in una famiglia con tradizioni intellettuali e artistiche, conseguì il diploma in ragioneria [...] . Dal 1936 aveva cominciato a collaborare alla Revue internationale de la théorie du droit, diretta dal Kelsen con altri eminenti giuristi, e alla Revue générale de droit international public, dove pubblicò nel 1938 un articolo su La paix, la guerre ...
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SCHMITT, Carl
Antonio Punzi
Filosofo del diritto tedesco, nato a Plettenberg (Westfalia) l'11 luglio 1888, morto ivi il 7 aprile 1985. Professore nelle università di Bonn, Colonia, Berlino, è stato [...] presidente della Repubblica non dovrebbe subire vincoli nell'esercizio del suo potere. In polemica con il tentativo di H. Kelsen di costruire in maniera puramente giuridica il concetto di sovranità, in Politische Theologie. Vier Kapitel zur Lehre der ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] , al piano della teoria generale, i problemi di g. dovranno attendere due discordi autori del 20° sec.: C. Schmitt e H. Kelsen. Qui la relazione fra norma e spazio assume l'importanza di un criterio decisivo.
Ha la data del 1950 il grande libro Der ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] : un insieme di norme, naturalmente valide ed efficaci. Il più tipico rappresentante di questo punto di vista è H. Kelsen. Egli distingue due forme di S., quella democratica e quella autocratica: nella prima i cittadini concorrono alla creazione dell ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] , H. e altri, Studien über Autorität und Familie, Paris 1936 (tr. it.: Studi sull'autorità e la famiglia, Torino 1974).
Kelsen, H., General theory of law and State, Cambridge, Mass., 1945 (tr. it.: Teoria generale del diritto e dello Stato, Milano ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] come Friedrich Meinecke e Carl Schmitt. In quello stesso anno trascorse alcuni mesi a Vienna dove frequentò le lezioni di Hans Kelsen.
L’8 aprile 1931 si unì in matrimonio con Giuseppina d’Orsara, dalla cui unione nacquero Maria Rosa e Teodoro.
Nel ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] J. Schaechter, W. Hollitscher, R. Rand) sia di simpatizzanti non strettamente affiliati (K. Menger, E. Zilsel, K.R. Popper, H. Kelsen, L. von Bertalanffy, H. Gomperz, B. von Juhos). Nel 1928, sotto la presidenza di Schlick, fu fondato il Verein Ernst ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] cit., in Saggi…). Conseguentemente, nelle trattazioni strettamente giuridiche si attiene all'impostazione normativistica (pur dissentendo da H. Kelsen) definendo il diritto come complesso di norme imperative fornite di sanzione, poste dallo Stato per ...
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FALCHI, Antonio
Marcello Petrelli
Nacque a Sassari il 9 maggio 1879 in antica famiglia cittadina, da Giovan Battista e da Angelina Cicu.
Intrapresi gli studi universitari, si laureò nel 1901 presso [...] volizione. Se per questa concezione il F. si accosta alle tesi di H. Kelsen, la sua idea della "realtà" dello Stato lo distanzia dal formalismo giuridico kelseniano. Contro la riduzione dello Stato a mero ordinamento giuridico, e quindi a complesso ...
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LAMANNA, Eustachio Paolo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Matera il 9 ag. 1885 da Angiolo e Bruna Pizzilli. Studiò all'Università di Firenze dove si laureò in lettere e in seguito in filosofia sotto la [...] 1919, poi in Il bene per il bene, pp. 71-114), in cui il L. argomenta, contro il formalismo di H. Kelsen, l'origine morale del diritto: il diritto va concepito come la tecnica per l'ordinamento morale.
Tuttavia, la rivendicazione della centralità ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...