BUGATTI, Carlo
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 16 febbraio 1856 da Giovanni Luigi, curiosa figura di studioso di architettura e di scienza, nonché scultore, e da Amalia Salvioni. Frequentò l'Accademia [...] portò a dar corpo ad opere non convenzionali, anche nelle strutture, ma inevitabilmente lo condusse ai margini del kitsch, che non di rado valicò, con accenti di una magniloquenza scenografica futuristica, nonché al disinteresse per l'individuazione ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] − possono confrontarsi in un esempio-limite con l'irridente ''disimpegno'' di J. Koons (n. 1955) e il gusto kitsch ai limiti dell'oltraggioso delle sue ''sculture''. In una relazione analoga, gli smaliziati ''montaggi'' polimaterici di J. Schnabel (n ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] come Disneyland, dimostrando così quanto sia labile il confine che separa l’utopia dalla disto-pia, il sublime dal kitsch. Oggi il cyberspazio può considerarsi per certi versi una realizzazione tecnologica dell’opera d’arte totale, in cui i ...
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Newman, Paul
Monica Trecca
Attore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 26 gennaio 1925. Ultimo emblematico divo della Hollywood più tradizionale, nonché significativo nuovo esponente [...] ; Il calice d'argento), un film in costume di Victor Saville, ritenuto dallo stesso attore un vero trionfo del kitsch. Le pessime critiche rischiarono di travolgere N. che decise di ritornare in teatro offrendo nel 1955 una memorabile interpretazione ...
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Nashville
Roberto Chiesi
(USA 1975, colore, 161m); regia: Robert Altman; produzione: Robert Altman per Landscape/American Broadcasting Company/Paramount; sceneggiatura: Joan Tewkesbury; fotografia: [...] di senso. Se uno dei teatri della country music a Nashville, il Partenone, non è altro che una pacchiana imitazione kitsch del tempio ateniese, anche le figure di cui pullula il film e la sua stessa iconografia sono copie ed epigoni derivanti ...
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Warhol, Andy (propr. Warhola, Andy)
Daniela Daniele
Pittore, grafico e regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 e morto a New York il 22 febbraio 1987. [...] e soprattutto parodia di Hollywood: egli infatti porta all'estenuazione caricaturale i divi inscenando un divismo declassato, kitsch, in una demistificazione che investe star del cinema, generi e personaggi cinematografici, come il western (Horse ...
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Kustarica, Emir
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico e televisivo, di padre serbo di famiglia musulmana, nato a Sarajevo il 24 novembre 1954. Il mondo di K. sembra in costante oscillazione tra [...] , beli mačor, immergere attori e tecnici nel ritmo continuo di orchestre. Una visione volutamente esasperata, circense e kitsch che si riflette nello sguardo stralunato di protagonisti 'fuori dal tempo': i giovani, nei racconti di formazione sessuale ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Santa Monica (California) il 3 febbraio 1927. È stato tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Settanta il più noto rappresentante del cinema d'avanguardia [...] un film come Scorpio rising, dall'altro una estrema cura formale evidente in ogni inquadratura, che sconfina volutamente nel kitsch e nell'eccentrico. Ciò risulta nell'uso del colore, negli elementi scenografici, nei costumi, nei trucchi ottici ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] ), anche se fatte in modo marginale perché non interessato alla cultura di massa; e anche A. Mendini, che proprio del Kitsch s'interessa a fondo, manca di considerare il m. come sistema della comunicazione urbana pur essendo attento ad altri aspetti ...
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ISRAELE
Pier Giovanni Donini
Giannandrea Falchi
Guido Valabrega
Sergio J. Sierra
Massimo Botto
Adachiara Zevi
Claudio Baldoni
Nicola Balata
Stefania Parigi
(App. III, I, p. 907; IV, II, p. 237)
Popolazione. [...] espansioni.
Il quartiere ebraico nella Città Vecchia è stato ricostruito con caratteri vernacolari; i risultati sono stati definiti kitsch da critici come B. Zevi, membro del Committee fin dalla sua istituzione. Un notevole rilievo ha avuto comunque ...
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Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...
carrambata
s. f. (iron.) Situazione che ricorda momenti tipici del programma televisivo «Carràmba! che sorpresa», condotto da Raffaella Carrà dal 1995. ◆ alla «Milingo story» è mancato l’ultimo suggello: un passaggio in una qualsiasi carrambata,...