Termine derivante dall’ebraico kley zemer («strumento musicale»), introdotto negli anni 1930 per indicare i musicisti di origine ebraica; ha poi esteso il suo significato al genere musicale tradizionale delle comunità ebraiche dell’Europa orientale, diffuso in tutto il mondo a seguito delle migrazioni dei gruppi originari.
Sebbene le prime testimonianze risalgano al 16° sec., l’impulso maggiore allo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli ebrei e gli zingari hanno per secoli peregrinato per l’Europa, vivendo costantemente [...] e allo sviluppo di moltissime musiche del mondo. Qui ci soffermeremo su due importanti repertori europei: il flamenco e il klezmer.
Klezmer
Gli ebrei arrivarono in Europa nel I secolo d.C., seguendo due vie principali: la via sefardita, che li vide ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] la forma espressiva più congeniale. I suoi spettacoli mescolano abilmente musica klezmer, cultura yiddish e witz, il tradizionale umorismo ebraico.
Vita
Di famiglia ebraica, che alla fine degli anni Quaranta si trasferì a Milano. Dopo la laurea in ...
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Perlman, Itzhak
Federico Pirani
Violinista israeliano, nato a Tel Aviv il 31 agosto 1945. Colpito gravemente all'età di 4 anni dalla poliomielite - che lo ha privato dell'uso degli arti inferiori - [...] aspetto della sfera musicale lo hanno portato a esplorare anche tradizioni e ambiti culturali differenti, quali il jazz o la musica klezmer, e a presentare in prima assoluta i Concerti per violino e orchestra di E. Kim (1979) e R. Starer (1981).
P ...
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MUSICA CONTEMPORANEA.
Francesco Antonioni
– Linee di tendenza della musica contemporanea. Il panorama europeo. Le tendenze musicali statunitensi. Altre esperienze (inglesi ed) europee. La situazione [...] per l’argentino Osvaldo Golijov (n. 1960) in lavori come The dreams and prayers of Isaac the blind (1994), per clarinetto klezmer e quartetto d’archi; Ayre (2004), ciclo di folk song per soprano ed ensemble; Azul (2006), per violoncello e orchestra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine-ombrello “world music”, adottato alla fine degli anni Ottanta del Novecento, [...] la musica classica indiana o quella di corte giavanese), e musiche tanto extra-occidentali che occidentali marginali (come il klezmer degli ebrei centro-europei, la musica celtica, il flamenco, il fado, il rebetiko). L’idea di differenza implicita ...
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Jazz
Fabrizio Gianuario
L'opinione dominante fra i critici e i cultori della musica j. è che alla fine del 20° sec. sia "più che mai difficile individuare nel jazz una linea di tendenza fondamentale. [...] ricerca, è J. Zorn (n. 1953), sassofonista nei cui progetti confluiscono attitudini free, derive rock e musica klezmer (stile popolare sviluppatosi in Europa centro-orientale all'interno delle comunità ebraiche, principalmente chas-sidiche, in cui si ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] offre infatti uno strumento unico di negoziazione di identità. Gli ultimi anni hanno visto, per es., il revival della m. klezmer, l'emergere di stili panlatini come la salsa, pancreoli come lo zouk, e panindiani come la bhangra (danza originaria del ...
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Komeda, Krzyszstof
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Krzysztof Trzcinski, pianista, compositore e arrangiatore polacco, nato a Poznań il 27 aprile 1931 e morto a Varsavia il 23 aprile 1969. Dedicatosi [...] che K. realizzò per Cmentarz Rehmu (1961, Il cimitero di Rehm) diretto da Etler, in cui si avvertono contaminazioni di musica klezmer (legata alla cultura yiddish). Fedele a K. è stato anche un regista danese, Henning Carlsen, mentre l'americano Buzz ...
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Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] modi antichi ebraici, modi medievali europei, modi arabi, acquistando un sapore del tutto nuovo. In particolare, è detta klezmer (➔) la musica per piccole bande destinata soprattutto alle danze e alle feste, ma anche a momenti più rituali (matrimoni ...
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klezmer /'klɛtsmer/ s. m. [da una voce yiddish (connessa con l'ebr. keley zemes "strumenti musicali")]
(mus.) Genere di musica tradizionale degli ebrei europei centro-orientali, con forte presenza di violino e clarinetto e con ritmica veloce.