kulaki
Nome con cui erano designati, nella Russia zarista e nei primi anni della Russia sovietica, i contadini benestanti, proprietari di una certa estensione di terra, che coltivavano avendo alle loro [...] dipendenze altri contadini. La riforma agraria del 1906 fu concepita allo scopo di formare una borghesia terriera di k. che servisse da base per la modernizzazione dell’agricoltura. Dopo la Rivoluzione ...
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Uomo politico sovietico (Svjatec, Ucraina, 1883 - Mosca 1959); durante la prima guerra mondiale fece parte in Francia e in Svizzera del gruppo menscevico, ma, rientrato in Russia, aderì al partito bolscevico [...] (1917). Distintosi in Ucraina nella lotta contro i kulaki, fu poi (1924-43) uno dei maggiori dirigenti del Komintern, coprendo per alcuni anni la carica di segretario. Ministro degli Esteri della Repubblica Ucraina, la rappresentò presso le Nazioni ...
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Unione Sovietica, storia dell'
Francesco Tuccari
La patria del comunismo
L’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche (URSS) – comunemente detta Unione Sovietica – nacque nel dicembre del 1922 nei [...] tal fine egli procedette alla collettivizzazione forzata delle campagne eliminando la classe dei contadini più agiati, i kulaki. Nello stesso tempo avviò un processo di industrializzazione, fondato sulla piena statalizzazione dei mezzi di produzione ...
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TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] , p. 14). Pertanto, il partito bolscevico non poteva sottrarsi al dovere di condurre una "guerra implacabile contro i kulaki" (vol. XXVIII, p. 53) che avrebbe dovuto concludersi con il loro sterminio.
Il Gulag
Il rovinoso collasso della produzione ...
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Uomo politico e uno dei principali teorizzatori del comunismo dopo N. Lenin. Nato a Mosca il 27 settembre (vecchio stile) 1888, morto nel marzo 1938. Studiò a Mosca; diciottenne, aderì al bolscevismo. [...] propagazione del comunismo per evoluzione naturale; possibilità di inserire pacificamente nel socialismo elementi capitalistici, in particolare i kulaki o grandi coltivatori), il B. si trovò varie volte in contrasto con le direttive del partito. Come ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] ; mentre per altri fenomeni, pur non meno efferati sul piano etico e significativi sul piano politico - dallo sterminio dei kulaki in URSS, alla fine degli anni Venti, alle uccisioni di massa in Cambogia, Bangla Desh, Indonesia e recentemente nei ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] . La collettivizzazione (completata alla fine degli anni 1930) comportò l’eliminazione della classe dei contadini benestanti (kulaki) e la sostituzione dei piccoli appezzamenti individuali con le grandi fattorie collettive (kolchoz). I contadini ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] dal 1930, iniziò la collettivizzazione forzata, accompagnata da una colossale ondata di terrore che si riversò sui kulaki, bollati come parassiti sociali che si ingrossavano succhiando il sangue dei contadini e degli operai. Fu così realizzato ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] dell'agricoltura venne avviata all'insegna della lotta di classe: il suo primo obiettivo esplicito era la liquidazione dei kulaki, vale a dire dei contadini ricchi. Ma quasi subito il governo cominciò a esercitare pressioni sull'insieme delle masse ...
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I campi di concentramento
Francesco Tuccari
Con l’espressione «campo di concentramento» si indica in senso lato un’ampia tipologia di luoghi di reclusione e di internamento finalizzati alla deportazione, [...] di soggetti: oppositori politici, avversari presunti o potenziali del regime, persone con una specifica identità sociale (per es. i kulaki in Unione Sovietica), etnica e/o religiosa (per es. ebrei, polacchi, zingari), prigionieri militari e civili di ...
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kulak
〈kulàk〉 s. m., russo [voce turco-tatara, che significa propr. «pugno» (der. di kul «mano»), da cui, in senso fig., «incettatore, avaro»] (pl. kulaki 〈kulak’ì〉). – Nome con cui era designato, nella Russia zarista e nei primi anni della...