Preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze, che si può trarre, secondo alcune credenze religiose o superstiziose, dalla osservazione di determinati fatti, considerati [...] del sacrificio: comportamento delle vittime, del fuoco sacrificale e l’aspetto delle viscere della vittima (ieroscopia, extispicium), in particolare del fegato (in Babilonia e in Etruria); alla base della ieroscopia vi è la concezione di un ...
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tricefalia La caratteristica di avere tre teste, o di essere rappresentato con tre teste, propria di numerose divinità e figure mitiche di religioni diverse, testimoniata sia direttamente dall’iconografia, [...] sia parte delle due coppie di occhi delle facce laterali oppure sia l’unico occhio delle due facce laterali viste più o meno in t. totale in figure di bronzo di divinità sconosciute); in Etruria (figure di un Gerione); nella Gallia, dove si ha ...
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Strumento di materiale vario (avorio, osso, tartaruga, ebanite, galalite, celluloide, metallo, legno, plastica ecc.), fornito d’una serie di dentelli più o meno fitti, che serve a ordinare e ravviare i [...] e sono a due ordini di denti. Vari esemplari provengono dall’Etruria, in avorio, bronzo, argento. Nel mondo romano si hanno in genere le forme accennate; la materia è quasi sempre l’avorio, il corno, l’osso e anche il legno. Nel 14° sec. compaiono ...
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urna archeologia Presso gli antichi, vaso in genere. In particolare, u. cineraria, recipiente di terracotta, pietra, vetro o metallo, usato per custodire le ceneri e i residui ossei di una salma dopo [...] u. o cassette scolpite, caratteristiche di varie necropoli tarde dell’Etruria. In età romana, con il rito pressoché esclusivo della . Con il trionfo del cristianesimo, che condannava l’incinerazione, cessò l’uso delle u. funerarie.
Antica unità di ...
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Figlio (Parma 1751 - badia di Fontevivo 1802) del duca Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia. Educato dal Condillac, fu uomo di carattere debole e bigotto ma con un sincero interesse per [...] a G. du Tillot. Se ne liberò tuttavia ben presto per l'ascendente preso sul suo animo dalla moglie (1769) Maria Amalia di volle lasciare il paese anche dopo l'elevazione del figlio Ludovico a re d'Etruria, preferendo restare sotto la sorveglianza del ...
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Disciplina che si occupa dello studio della civiltà, dell’arte e della lingua etrusche, che ebbe inizio nel 18° sec., soprattutto con l’opera di T. Dempster, De Etruria regali, edita negli anni 1723-24. [...] scavi a Volterra. Nella seconda metà del secolo iniziò l’esplorazione delle tombe tarquiniesi, le cui pitture furono descritte da sempre più scientifico.
Un Comitato permanente per l’etruscologia, divenuto poi Istituto di studi etruschi e ...
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Copertura della gamba del guerriero antico che, a differenza dello schiniere, la abbracciava tutta. L’uso delle g. come elemento dell’armatura, sconosciuto in Egitto e in Oriente, è peculiare del mondo [...] al ginocchio e un accenno ai gemelli e alla rotula. Compaiono poi decorazioni a testa leonina e gorgoneia (➔ Gorgoni). In Etruria furono imitati i tipi greci e si usarono anche cosciali; i Sanniti portavano solo la g. destra; i Romani le usarono ...
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Facies culturale della fine dell’età del Bronzo (12°-10° sec. a.C.), caratterizzata dal rituale funerario dell’incinerazione e diffusa in gran parte dell’Italia peninsulare e nella Sicilia settentrionale, [...] ecc. Numerosi ‘ripostigli’ di oggetti in bronzo documentano l’importanza dell’attività metallurgica. Gli insediamenti si trovano sulle protetti da muri a secco. Attorno al 900 a.C. in Etruria, e in altre regioni d’Italia, si notano segni di una ...
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(lat. Graviscae) Antico porto di Tarquinia e della medievale Corneto, noto con il nome di Porto Clementino. L’abitato etrusco (6°-3° sec. a.C.) aveva un’ampiezza molto maggiore della colonia romana a [...] strutture di tipo emporico e un santuario greco (testimonianza della presenza di mercanti e forse di artigiani greci nel cuore dell’Etruria), con quattro fasi di vita principali dal 600 al 250 a.C.: i culti più sicuramente attestati sono quelli di ...
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Figlia (Madrid 1782 - Roma 1824) di Carlo IV di Spagna. Sposò nel 1795 Ludovico di Borbone-Parma, assunto nel 1801, per il trattato di Lunéville, al trono di Toscana col titolo di re d'Etruria. Prima per [...] dello stato. Annessa la Toscana alla Francia (1807), visse in semiprigionia a Fontainebleau e a Compiègne. Dal congresso di Vienna, M. L. e il figlio ottennero il ducato di Lucca, da cambiare alla morte di Maria Luisa d'Austria con quello di Parma. ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...