Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] il suo prestigio, instaurando un prudente commercio con le novità filosofiche ‘pericolose’ d’Oltralpe, da Kant a Victor Cousin.
L’allentamento della pressione poliziesca sulla cultura napoletana ebbe una pausa negli anni Trenta, per riprendere poi al ...
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COUSIN (Gentile, Primo), Louis (Luigi, Aloygio, Aloisio, Ludovico)
Laura Russo
Nacque nel 1606 secondo il De Bie (1661) a Bruxelles; in base a documenti pubblicati da Bodart (1970, p. 154) a Breynelden. [...] fatto che esiste un documento nel quale è scritto "D. Louis Cousin alias Primo et Gentil... " (Hoogewerff, 1911, II, p. di Clemente IX, inciso da P. de Jode il Giovane e firmato L. P. Gentiel (Thieme-Becker), e che subito dopo tornasse a Bruxelles. ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] 1819, nel corso del quale entrò in contatto con V. Cousin e A. Thierry). Colà e nella villa di Brusuglio, che morta Enrichetta e, forse nel 1847, un nuovo inno, L'Ognissanti: incompiuti l'uno e l'altro componimento. M. morì quasi novantenne, nel 1873, ...
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Attore (Pontrhydfen, Galles merid., 1925 - Ginevra 1984); esordì in teatro a Liverpool nel 1943, recitando poi in Inghilterra e a New York. Dal 1953 a Londra con l'Old Vic, fu Amleto (1953), Sir Toby nella [...] affermarsi come interprete particolarmente incisivo e preparato; tra le sue interpretazioni (di frequente insieme con Elizabeth Taylor): My cousin Rachel, 1953; Cleopatra, 1963; Who's afraid of Virginia Woolf, 1966, da Albee; La bisbetica domata e ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] editori dei secc. 18° e 19°, fino a che V. Cousin, 1842-43, non segnalò e illustrò in relazioni e articoli il vero una situazione banale, una delle rette contiene i vertici di posto pari e l'altra quelli di posto dispari. Il duale del teorema di P. è ...
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Matematico (Auxerre 1768 - Parigi 1830). Di modesta famiglia (il padre era sarto), F., rimasto orfano di entrambi i genitori, fece i suoi primi studî nella scuola militare di Auxerre e tentò di [...] ma il re non volle approvare la nomina, cosa che fece l'anno seguente dopo una sua rielezione. F. divenne nel 1822, alla nominato (1827) all'Académie française: gli successe V. Cousin che lesse l'elogio poi corredato da accurate notizie biografiche. ...
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Favino, Pierfrancesco. - Attore teatrale, cinematografico e televisivo e doppiatore italiano (n. Roma 1969). Si è diplomato all’Accademia di arte drammatica Silvio D’Amico e ha avuto come maestro L. Ronconi. [...] al cinema con Pugili. Il successo è arrivato nel 2000, con L’ultimo bacio di G. Muccino. Tra i suoi lavori si ricordano: Suburra (2015), Le confessioni (2016), Moglie e marito (2017), My Cousin Rachel (Rachel, 2017), Chi m'ha visto (2017), A casa ...
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Weisz, Rachel. – Attrice britannica (n. Londra 1970). Dopo una serie di film per la televisione ha debuttato al cinema nel 1995 con Death machine (1995) seguito l'anno dopo da Io ballo da sola di B. Bertolucci, [...] Carré, ruolo per il quale ha vinto il Golden Globe e l'Oscar 2006 come miglior attrice non protagonista. Tra gli altri film Between Oceans e Denial (La verità negata) del 2016, My Cousin Rachel (Rachel, 2017), entrambi nel 2018, The Mercy (Il mistero ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] sensismo francese e del materialismo corrente sostenendo l'immaterialità della mente e sviluppando su questo presupposto Ottocento (P.-P. Royer-Collard, Th.-S. Jouffroy, V. Cousin). È anche ricordato come biografo ed espositore delle teorie di A. ...
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Patriota italiano (Savigliano 1783 - Sfacteria 1825); alfiere (1796), seguì il padre, colonnello dell'esercito sardo, nella campagna contro i Francesi. Durante il dominio napoleonico fu sindaco di Savigliano [...] De la révolution piémontaise (1821) e si legò con V. Cousin. Arrestato dal governo francese, ebbe il permesso di andare in Inghilterra prima a Londra, poi a Nottingham. Nel 1824, con l'amico Giacinto Provana di Collegno, partì per la Grecia che ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...