Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] 1819, nel corso del quale entrò in contatto con V. Cousin e A. Thierry). Colà e nella villa di Brusuglio, che morta Enrichetta e, forse nel 1847, un nuovo inno, L'Ognissanti: incompiuti l'uno e l'altro componimento. M. morì quasi novantenne, nel 1873, ...
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Scrittrice inglese (Londra 1907 - Par, Cornovaglia, 1989), nipote di George-Louis. I suoi primi saggi letterarî, novelle e articoli, cominciarono ad apparire nel 1928. Il suo primo romanzo, The loving [...] Frenchman's Creek (1941); The king's general (1946); My cousin Rachel (1951); The glassblowers (1963); The flight of the falcon of a writer (1977). Il suo gusto per la suspense e per l'orrido ha ispirato The infernal world of Branwell Brontë (1960). ...
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Scrittrice (Aix-en-Provence 1810 - Parigi 1876). Scrisse versi (Poésies, 1842), romanzi (Lui, roman contemporain, 1860), libri sull'Italia (Naples sous Garibaldi, souvenirs de la guerre de l'indépendance, [...] 1860; L'Italie des Italiens, 1862-64, 4 voll.; Les derniers abbés, 1868), ma è ricordata soprattutto come "la belle Madame C.", amica di V. Cousin e G. Flaubert, figura notevole della vita letteraria e mondana del Secondo Impero. ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] due incontri, il C. ne ottenne 600 per ritornare in patria, con l'impegno di portare a termine il teatro ad esclusivo godimento del re. Il In ogni caso, in una lettera del 1558, Gilbert Cousin parlerà ancora del teatro come cosa da lui vista, ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] di M.me Condorcet, della Cabanis, del Fauriel e del Cousin, il B. incontrò anche il marchese Giuseppe Arconati con la il B. tornava in Italia, a Nizza, dove si fermò per tutto l'inverno. Tra il 1846 e 1847 partecipò a quella attesa degli eventi che ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] era in contatto con Schelling, Gioberti e Cousin, né disdegnava persino (in questo più 789 e una scelta commentata dalla Letter. greca e dal Plutarco); M. Gigante, Settembrini e l'antico, Napoli 1977, pp. 73 ss. Sul C. "alfieriano", vedi M. Fubini, ...
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BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] si rivela seguace dell'eclettismo del Cousin e tuttavia non dimentico dell'insegnamento B., in Giorn. stor. della lett. ital., XCIII(1929), pp. 241-293; G. Mazzoni,L'Ottocento, Milano 1934, I, pp. 484 s.; A. A. Michieli,Storia di Treviso, Firenze ...
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La Comédie humaine (La Commedia umana) Titolo simbolico dato, intorno al 1840, dal romanziere francese H. de Balzac (1799-1850) al vasto ciclo di romanzi, in parte collegati tra loro, con il quale si prefiggeva [...] de Sceaux; La vendetta; Gobseck; Une double famille; Adieu; L'elixir de longue vie; Sarrasine; Une passion dans le désert; savoir; La cousine Bette; Petites misères de la vie conjugale.
1847: Le cousin Pons; L'Envere de l'histoire contemporaine; ...
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Pseudonimo della scrittrice e giornalista inglese Cicily Isabel Fairfield, sposata Andrews (Contea di Kerry, Irlanda, 1892 - Londra 1983). Educata a Edimburgo, poi a Londra, fu per breve tempo attrice. [...] retour of a soldier (1918; trad. it. 1985), che rivela l'influenza delle teorie freudiane; Harriet Hume (1929); The thinking reed ( della trilogia completata dai postumi This real night, 1985, e Cousin Rosamund, 1987); The birds fall down (1966). ...
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Scrittore statunitense (Indianapolis 1869 - ivi 1946). Si fece notare con Monsieur Beaucaire (1900; trad. it. 1928), dando avvio a una prolifica carriera di narratore in cui fanno spicco Penrod (1914), [...] riuniti nel 1927 in Growth, che ha per tema l'ascesa sociale delle nuove classi abbienti della provincia statunitense. 1945; ecc.), sono da ricordare i suoi testi teatrali (The country cousin, 1921; The intimate strangers, 1921) e il volume di memorie ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...
arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere...