L’espressione discorso riportato viene usata per indicare il procedimento di riproduzione o rappresentazione di un discorso pronunciato in una situazione comunicativa diversa da quella in atto, ma anche [...] brutto de via libero sono spesso considerati procedimenti propri della scrittura letteraria: appartengono invece innanzitutto al linguaggio naturale (sono, ad es., frequenti nel parlato spontaneo), e solo secondariamente alle tecniche letterarie.
L ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] parola è morfologicamente indecomponibile e il morfo lessicale è libero (può cioè essere usato da solo in una frase è frequente (per es., in-de-cifrabile), e nella maggior parte dei a fenomeni di natura contestuale come l’accordo. Nel caso di affissi ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] utilit-ario. Più complessa è l’interpretazione della sequenza derivazionale in parole che presentano sia prefissi sia suffissi, quale, ad es., indecifrabilmente. La sequenza derivazionale cifra → cifr-are → de-cifrare → decifra-bile → in-decifrabile ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] dividerebbe, a Camillo Benso di Cavour quello di libera Chiesa in libero Stato, a Benito Mussolini una varietà di invenzioni, (simile a quello pubblicitario: cfr. De Mauro 1977), di presentare l’orientamento ideologico del candidato, ha maggiore ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] tutto» (IV, 33, 44). Cicerone nel De oratore (III, 62, 168) aggiunge l’idea dello scambio del singolare col plurale, nei precede, o tutto il contrario di questo, e il suo uso è più libero per i poeti che per gli oratori. La prosa, infatti, come potrà ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] , intorno al 1360, nel De ratione punctandi (una Ars punctandi esclamativo e interrogativo per il discorso indiretto libero):
(2) Campana di legno diceva che ’è di patto non è d’inganno»; che l’anima lui non doveva darla ai porci! e Piedipapera ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] alcuni di questi nomi (come per i nomi di massa concreti) l’uso del plurale e dell’articolo uno è possibile, ma soltanto ), -tà (umile, umiltà; libero, libertà); -itudine (grato, gratitudine Berlin - New York, Mouton de Gruyter.
Serianni, Luca (1988), ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] considerate pedanti. Era apprezzato anche lo stile, libero dagli influssi francesi allora tanto comuni fra gli de la Compagnie de Jésus, I, Bruxelles 1890, pp. 391-393; E. De Guilhermy, Ménologe de la Compagnie de Jésus, I, Paris 1893, p. 239; L ...
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L’epifonema (dal gr. epíphō´nēma «voce aggiunta», composto da epí «su, sopra» e phōnē´ «voce») è una figura retorica che consiste in un’espressione sentenziosa, di tenore universale, posta di solito a [...] come bene primo l’onorare la virtù chi abbia avuto la fortuna sempre dalla sua parte» o «Deve stimarsi libero chi non è schiavo veda, per es., tra i tanti di diversissima natura, Fabrizio De Andrè: «dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i ...
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Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] e), alla sinchisi (mescolamento delle parole in ordine libero), alla tmesi (che riguarda una sola espressione composta negli storici, quibus de rebus «riguardo alle quali cose». Il tardo medioevo contempla l’anastrofe nella riflessione linguistica ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta (Dante);...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...