Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] sarà il libro tipico della cultura in cui nacque.
Per la storia dell'arte il passaggio dal rotulo al c. non fu 733 ss., s. v. Buchmalerei; R. P. E. Arns, Q. F. M., La tecnique du livre d'après Saint Jérôme, Parigi 1953; O. Kurz, A Coptic Miniature ...
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MAMELUCCHI
D. Behrens-Abouseif
Dinastia islamica, il cui nome deriva da quello dei soldati-schiavi (arabo mamlūk) di origine turca e mongola reclutati in Asia centrale, che governò Egitto e Siria tra [...] avevano una decorazione più attenuata.Durante il regno di al-Nāṣir Muḥammad, successivo all'accordo tra i M. e la corte ilkhanide, nella decorazione architettonica cairota si evidenziò l'influenza iranica. In numerosi edifici venne adottata, sebbene ...
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DAL RE, Marcantonio
Clelia Alberici
Figlio di Ludovico e di Antonia De Mariani, nacque a Bologna il 18 dic. 1697 e fu battezzato il 24 dicembre: ebbe per padrino Francesco Bonfili e per madrina la marchesa [...] l'anno 1734 e le Esequie nella Real Chiesa della Scala in Milano Per la morte di S. M. la Regina di Sardegna etc. li 31 genn. 1735, dove è presentato il catafalco, ma la raffigurazione abbraccia l'ambiente. Da ricordare anche il ritratto di Carlo III ...
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MARAINI, Antonio
Monica Grasso
Nacque a Roma il 5 apr. 1886 da Enrico, imprenditore originario di Lugano, e da Luisa Arnaldi, ligure. Manifestò precocemente il suo talento artistico e durante il liceo [...] dalla versione in cera della collezione Maraini di Firenze: Bardazzi, 1984).
Circa dalla metà degli anni Venti il M. si trasferì con la famiglia in una casa con ampio giardino nella allora periferia di Firenze.
L'abitazione, detta Torre di sopra, fu ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] sa il più delle volte come chiamarli. Ma l'infula spesso ricorrente, il singolare coltello sacrificale insanguinato (Napoli M.N. 8611), indicano forse la caratteristica generale di un sacrificio o di un atto cultuale. Così le nature morte con questi ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] , nel Cristo davanti a Caifa e nella Deposizione. Sarebbe invece ripresa da una stampa del cosiddetto Maestro I.A.M. la scena con la Cattura (Shestack).
Gli stessi soggetti e le medesime fonti appaiono nell'impresa pittorica di G. successiva al ciclo ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] 1993, pp. 72 s.; L. Bertani et al., S. Carlo dei barnabiti a Firenze, Firenze 1995, pp. 94 s.; M. Valbonesi, La Congregazione e la chiesa di S. Filippo a Pistoia, Pistoia 1995, p. 42; A. Nesi, Riscoprendo l'Ortolanino, in Il Tremisse pistoiese, 1996 ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] Maganza e F. Maffei disegnatori, in Scritti di storia dell'arte in onore di Roberto Salvini, Firenze 1984, pp. 473-481; M. Binotto, in La pittura in Italia. Il Seicento, II, Milano 1989, pp. 795 s.; G. Berra, Un sonetto per due dipinti vicentini di A ...
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MAINI, Giovanni Battista
Jennifer Montagu
Figlio di Bartolomeo Maijno e Margarita Borsa, nacque a Cassano Magnago, presso Varese, il 6 febbr. 1690. Non si conoscono i suoi esordi, avvenuti presumibilmente [...] marmo di S. Anna ai piedi dell'altare, che in passato gli è spesso stata ascritta.
Tra il 1749 e il 1750 il M. lavorò per la statua in marmo di Benedetto XIV sulla scalinata di L. Vanvitelli nel convento di S. Agostino a Roma. Anche il S. Agostino in ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] del molo altre gettate di tenace conglomerato con tufo e malta pozzolanica in invasi di vecchi natanti lunghi circa 20 m.
La vicinanza alla foce del Tevere condanna però il porto di Claudio ad un rapido insabbiamento; è perciò che Traiano decide ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...