Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] a Firenze Giselda Foianesi che poco dopo (1872) sposò M. Rapisardi, ma ebbe in seguito un'intensa relazione con Eva. Ma il deciso inizio della seconda maniera, se si esclude la novella Nedda, che ha sì per protagonista una povera contadina siciliana ...
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(it. Portorico) Isola delle Grandi Antille che, insieme ad altre isole minori (9104 km2, con 3.971.020 ab. nel 2009), forma il Commonwealth of P., liberamente associato agli USA (dei quali adotta anche [...] , nei romanzi e nei racconti di C. Rodríguez Torres, T. López Ramírez, A.L. Vega e M. Ramos Otero. Accanto a chi privilegia la riscoperta della storia, non mancano autori che prediligono personaggi minori, storie marginali, aneddoti quotidiani, e che ...
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(gr. Οὐρανός)
Mitologia
Divinità greca, rimasta solo nel mito. Secondo Esiodo è figlio e sposo di Gaia, con la quale genera le categorie divine primordiali, alcune delle quali di natura mostruosa (Ciclopi, [...] massa 8,68∙1025 kg (cioè 14,5 volte quella della Terra). Di conseguenza, la densità media è di 1,29 g/cm3. L’accelerazione di gravità alla superficie è 11,5 m/s2; la velocità di fuga 21,3 km/s.
Struttura interna
U., pur essendo assai meno massiccio ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] con G. Klimt, e Berlino (1898), con M. Liebermann e M. Klinger.
Nella formazione dei caratteri del s. in giro di anni, come Le symboliste (1886) e La vogue (1886), La plume (1889) e laLa Pléiade (1889, divenuta dopo pochi numeri Mercure de France ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] essere divise in due rami: il gaelico (irlandese) e il britannico (cimrico).
La letteratura gaelica d’Irlanda si svolge dal 7° al 17° sec., quando con G. Keating (m. 1650) si chiude il periodo antico della letteratura irlandese. Il ciclo degli ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] . Maria del Fiore il 26 apr. 1478 Giuliano de' M. (v.), mentre Lorenzo riuscì a porsi in salvo. La violenta reazione dei Fiorentini mentre Sisto IV lanciava la scomunica contro Lorenzo e l'interdetto contro la città, si tramutò in piena guerra, con l ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] nel 13°e nel 14° sec. sul Turkestan; ma il 14° sec. vide anche in Asia centrale e orientale la decadenza della potenza mongola. La storia dei M., dopo due secoli di vittoriosa diaspora in Asia e in Europa, tornò aggrovigliata e oscura. Sul trono di ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Henri Beyle (Grenoble 1783 - Parigi 1842). Nato da famiglia della migliore borghesia, perse la madre in tenera età e crebbe nell'astio per il padre. La sua formazione [...] pubblicato (1817) col nome di Stendhal. Scritto in parte in Italia, nel ricordo dell'infelice amore per la contessa Matilde Dembowski Viscontini (n. 1790 - m. 1825), è il trattato De l'amour (1822). Le dottrine dei romantici italiani costituiscono ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] .
Secondo la definizione cattolica, di tipo formale, le fonti a cui attingere e su cui fondare le affermazioni teologiche, e anche le diverse possibilità di valutazione delle verità di fede. Famoso, al riguardo, il trattato De locis theologicis di M ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] nell'opera di Q. erano esaminati i riflessi negativi prodotti dall'arianesimo e l'influsso di Seneca, da Q. giudicato dannoso per la gioventù. Alla composizione dell'Institutio, frutto di venti anni di esperienza, Q. si dedicò dall'89 al 92 o dal 93 ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...