Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] e si situa sullo sfondo di un razionalismo di tempra ancora settecentesca e di un generico deismo. Ma nel 1805, allorché M. raggiunse la madre a Parigi, in occasione della morte di C. Imbonati, con il quale Giulia aveva a lungo convissuto, nella vita ...
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Fisico (Roma 1901 - Chicago 1954). Accostatosi allo studio della fisica fin dall'adolescenza, alla fine del liceo entrò alla Scuola normale superiore di Pisa. Durante il periodo universitario studiò in [...] creare una scuola. Nel 1923 F. si recò con una borsa di studio a Gottinga presso M. Born e poi a Leida presso P. Ehrenfest. Conseguita la libera docenza, nel 1925 andò a Firenze come professore incaricato di meccanica razionale e di fisica matematica ...
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Artista ateniese (n. Atene 490-485 circa - m. dopo il 432 a. C.), figura capitale, nello sviluppo dell'arte greca, legata alle grandi creazioni periclee e, in particolare, al Partenone e alla sua decorazione [...] il 432) è datato il soggiorno di F. a Olimpia, per il cui tempio creò la statua più famosa dell'antichità, lo Zeus, una delle sette meraviglie del mondo, alto circa 14 m con la base; da una descrizione di Pausania sappiamo che il dio era assiso su un ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] francese ha calpestato. Tale principio deve realizzarsi in una struttura teocratica dello stato. La pregiudiziale reazionaria di de M. spiega il declino della sua fortuna nella politica e nella cultura di fronte all'affermarsi del pensiero ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] da Pietro Ruffo, vicario in Calabria e Sicilia. Morto Corrado IV (1254) lasciando la tutela del fanciullo Corradino al tedesco Bertoldo di Hohenburg, M. tentò di ottenere il riconoscimento di Corradino, e con ciò della propria posizione, da ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Luigi Bonardi (Berceto, Parma, 1927 - Roma 2008). Soggettista e sceneggiatore cinematografico, oltre che narratore, il suo lavoro mostra l'adesione a un realismo concreto che [...] a Roma, dove cominciò a collaborare a numerose sceneggiature di film. Nel 1963, lo stesso anno in cui M. aderì al Gruppo '63, la più nota delle avanguardie letterarie del dopoguerra, uscì il suo primo volume di racconti.
Opere
Esordì come narratore ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] sconfitta di Custoza, e il conseguente richiamo da Venezia dei commissari piemontesi, M. tornò al potere proclamando la Repubblica e decidendo la prosecuzione delle ostilità. L'eroica resistenza della città, assediata dagli Austriaci, proseguì sotto ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] Isabella d'Este) al Louvre, nello scorcio ardito del Cristo morto (1478-80, Brera). Ancora da ricordare la discussa attività di M. nel campo della scultura, testimoniata soprattutto da alcune terracotte (statue di santi e un'annunciazione nel Palazzo ...
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Martóne, Mario. - Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, [...] Museo Madre, mentre sono del 2021 la trasposizione cinematografica della Traviata di Verdi e lo spettacolo teatrale Il filo di mezzogiorno, e del 2023 il docufilm Lassù qualcuno mi ama, omaggio a M. Troisi nel settantesimo anniversario dalla nascita ...
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Pittore russo (Kiev 1878 - Leningrado 1935). Fu tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Dopo aver assorbito e superato le avanguardie occidentali giunse alla formulazione [...] architettonici, saggi e con l'insegnamento alla scuola d'arte di Vitebsk prima e, dopo il 1922, a Pietroburgo, M. si prodigò per la democratizzazione della cultura. Nel 1927 si recò in Polonia e in Germania per una mostra e, richiamato d'urgenza in ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
la
là avv. [lat. ĭllāc ‹illàk›]. – 1. In quel luogo. Indica in genere luogo distante da chi parla e da chi ascolta (ma con minore determinatezza dell’avv. lì, con cui ha peraltro molti usi in comune), e si adopera con verbi di quiete e di...