Letterato bolognese (Bologna 1565 - ivi 1624), autore tra l'altro del poema Le lacrime di Maria Vergine (1618), della tragedia Tancredi (1614), tratta dal Decameron, e della favola pastorale Filarmondo [...] (1605) con l'intermezzo L'Aurora ingannata, musicato da G. Giacobbi, per il quale il C. scrisse anche dei melodrammi (Andromeda, 1610; ecc.). Le sue Poesie comparvero in ediz. completa nel 1620 ...
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Scrittore bulgaro (Varna 1872 - Vienna 1937). Già autore di racconti di tema contadino (Smjach i sălzi "Riso e lacrime", 1897), scrisse poi romanzi influenzati dalla sua intensa partecipazione alle vicende [...] politiche, come Smutno vreme ("Tempo di torbidi", 1889), sulla crisi degli intellettuali nel nuovo stato bulgaro, e Choro (1926), il suo principale, sulla rivolta del settembre 1923 contro il regime di ...
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Poeta ceco (Praga 1901 - ivi 1986). Dopo aver cantato con orgoglio rivoluzionario la vita del proletariato urbano (Město v slzách "Città in lacrime", 1921), si volse a una poesia influenzata dai miti avanguardistici [...] del moderno e dell'esotico, caratterizzata da un gioioso e ininterrotto flusso di immagini, che accomuna S. agli altri esponenti del poetismo (Samá láska "Nient'altro che amore", 1923; Na vlnách T.S.F. ...
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Poeta lituano (Paantvardžiai, Kaũnas, 1873 - Parigi 1944); scrisse soprattutto in russo (notevole la raccolta Zemnye stupeni, "La scala terrestre", 1911, che lo avvicina ai simbolisti). In lituano cominciò [...] a scrivere nel 1930 (Ašaru vainikas, "La corona di lacrime", 1942). ...
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Pseudonimo dello scrittore belga di lingua nederlandese Raymond de Belser (Berchem, Anversa, 1929 - Meise 2014). Segnalatosi, dopo alcune raccolte di versi (Fanaal in de mist "Fanale nella nebbia", 1956), [...] con il romanzo breve Wierook en tranen ("Incenso e lacrime", 1958), si confermò narratore di successo con la raccolta di novelle De Madonna met de buil ("La Madonna col bubbone", 1959) e i due romanzi Het dal van Hinnom ("La valle di H.", 1959) e Het ...
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(gr. ῾Ηλιάδες) Mitiche figlie di Elio (Sole): tre secondo Ovidio; sette secondo altri: Merope, Egle, Elia, Lampezia, Febe, Eteria, Diossippe. Le E., addolorate per la morte del fratello Fetonte, precipitato [...] da Zeus nell’Eridano, furono mutate dal dio in pioppi stillanti lacrime di ambra. ...
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Poeta, romanziere e drammaturgo indiano (Benares 1889 - ivi 1937); tra i fondatori della scuola poetica chāyāvād ("scuola delle ombre"), che liberò la poesia hindī dalle ferree regole formali e dai temi [...] obbligati della tradizione classica. Scrisse raccolte di liriche (Ānsū "Lacrime", 1926; Jharnā "La sorgente", 1927), e una sorta di moderno poema epico, Kāmāyanī (1936), sull'evoluzione della specie umana. Notevole fu il suo contributo alla ...
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Poetessa veneziana, nota anche come L. Marinella (Venezia 1571 - ivi 1653). Oltre a diverse opere poetiche (La Colomba sacra, 1594, vita di s. Colomba; La vita di s. Giustina in ottava rima, 1606; L'Enrico, [...] ovvero Bisanzio acquistato, 1635; ecc.), pubblicò Le lacrime di s. Pietro di Luigi Tansillo cogli argomenti e colle allegorie di L. M. (1606). Nel discorso La nobiltà et l'eccellenza delle donne, co' difetti, et mancamenti de gli huomini (1600) ...
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(gr. Πειρήνη) Mitica figlia del dio fluviale Acheloo (o di Ebalo). Ebbe da Posidone due figli, Leche e Cencriade, che diedero il nome ai porti di Corinto, Lecheo e Cencreo. Per la morte di Cencriade, [...] ucciso accidentalmente da Artemide, P. versò tante lacrime da essere trasformata nella fonte di Corinto che da essa prese il nome.
La fonte alla quale, secondo il mito, si sarebbe abbeverato Pegaso – detta anche P. inferiore per distinguerla dalla P. ...
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lacrima
làcrima (o làgrima) s. f. [lat. lacrĭma, cfr. gr. δάκρυμα]. – 1. a. Stilla di umore, secreto da apposite ghiandole dell’occhio (ghiandole lacrimali), che fuoriesce dalla rima palpebrale in determinate condizioni (pianto; stati infiammatorî...
lacrimabile
lacrimàbile (o lagrimàbile) agg. [dal lat. lacrimabĭlis], letter. – Lacrimevole, degno di lacrime, di compassione: rimanendo lagrimabile lo stato del Friuli e dell’Istria (Guicciardini). O che eccita al pianto, doloroso: Qui puose...