FORAGGIO (dal fr. fourrage, e questo dal germ. fodr "vettovaglia" da cui deriva anche l'it. ant. fodero "id."; sp. forraje; ted. Futter; ingl. fodder)
Alessandro Vivenza
Con questo nome, e anche con [...] da unica pianta foraggera della famiglia delle leguminose; si ha perciò il fieno di medica, di trifoglio pratense, di trifoglio ladino, di lupinella, di sulla, ecc. Talora anche da qualche erbaio si può ottenere del fieno classificabile come fieno di ...
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. La Magnifica comunità di Ampezzo col suo centro in Cortina (v.), suddivisa in sestieri formati da casali sparsi, condivise la sorte del Cadore per tutto il Medioevo. Conquistata dagl'imperiali nel 1509, [...] Adige nella guerra mondiale, il 9115-16 tra le Tofane, in Archivio Alto Adige, XX (1925). Per la dialettologia: G. I. Ascoli, Saggi ladini, in Archivio glottol. italiano, I (1873), pp. 377-381; V. Majoni, Cortina d'Ampezzo nella sua parlata, 1929. ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] occhi come frutto di un'evoluzione che porta il veneziano o a perdere, o a ridurre alcune caratteristiche di tipo ladino; ma con ogni probabilità non si tratta della stessa lingua che si evolve "sladinizzandosi" (del che non si saprebbe fornire ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] nella possibilità di fruire dei dati linguistici nella loro veste sonora. Essi infatti, limitatamente alle risposte delle 21 località ladine dolomitiche, si possono ascoltare sul CD-ROM o sul DVD che accompagnano l’opera oppure, dal 2005, anche sulla ...
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Giurista, nato a Bologna il 26 agosto 1878. Laureatosi a Genova nel 1900, fu professore di filosofia del diritto nelle università di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911); dal [...] ; Diritto ed economia, ivi 1935; L'homo juridicus, ivi 1936. Tra gli scritti varî segnaliamo: Le valli della morente italianità: il ladino al bivio, Roma 1912; Le ragioni morali della nostra guerra, Firenze 1915 (6ª ed., Città di Castello 1916); G. D ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] i volumi dell’opera (cfr. http://www.atlantelinguistico.it). Altre importanti opere di carattere geolinguistico sono l’Atlante linguistico del ladino dolomitico e dei dialetti limitrofi (ALD) di H. Goebl (cfr. http://ald.sbg.ac.at/ald), e la Carta ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] quelli dell’attuale regione amministrativa. Nella sezione superiore della provincia di Belluno compare il ladino dolomitico (➔ ladina, comunità), che sfuma nel ladino-veneto dell’Agordino e dello Zoldano; i dialetti del basso Polesine risentono di ...
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BARTOLOMEI (Bartolamei), Simon Pietro
Luigi Moretti
Nacque a Pergine di Valsugana il 16 nov. 1709 da lacopo Gaetano e da Anna Gentili; studiò a Trento, Innsbruck, Merano e si laureò in legge a Bologna [...] del Passeri (Firenze, Bibl. Marucelliana, ms. A 252 nr. 8). In realtà non si trattava di residui etruscoretici, ma del ladino, e molto si giovò infatti del suo Catalogus G. I. Ascoli nella sua famosa memoria su quella lingua (cfr. Arch. glottol ...
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Mutamenti politici e territoriali. - Dopo il 1960 non si sono avute variazioni territoriali in E., se si escludono quelle lievissime in conseguenza del trattato di Osimo del 10 novembre 1975, con cui l'Italia [...] nazionale (ma non di Amtsprache, cioè di lingua ufficiale), accanto al tedesco, il francese e l'italiano, il romancio o ladino occidentale parlato nei Grigioni. Tale linguaggio è in realtà assai frazionato e non ha mai goduto dell'uso di una koiné ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] parte le distanze tra il tipo gallo-italico e il tipo alpino (comprendendo in questa denominazione gli elementi comuni di ladino e friulano) erano probabilmente minori.
Anche i rapporti tra i dialetti italo-romanzi non erano identici a quelli attuali ...
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ladino1
ladino1 agg. e s. m. [dall’engadinese ladìn (che è il lat. latīnus «latino»), nome con cui si designa la parlata locale]. – Denominazione comune a tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale, comprendente...
ladino2
ladino2 agg. [lat. latīnus; cfr. la voce prec. e v. latino]. – 1. a. Facile, scorrevole, detto del parlare; sciolto, disinvolto nell’espressione; sollecito nell’operare. Questi sign., oggi poco com., nascono tutti dal senso di «facile»...