Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] base all'atto del 1076, negava a Ladislao il riconoscimento della signoria sulla Croazia conquistata - figlio del doge Ottone e di Ma-ria, figlia di Stefano I, divenne re d'Ungheria nel 1038 alla morte dello zio.
16. Origo civitatum, p. 140; A. ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] "cum omni eius iure ac potestate"; vietava che Ladislao si dicesse re di Boemia e di Polonia, perché 440-442); A. De Regibus, Le contese degli Angioini di Napoli per il trono d'Ungheria (1290-1310), in Rivista st. ital., LI (1934), pp. 254-286; F ...
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Venezia e l'Adriatico
Bariša Krekić
Nel corso del secolo XIV la politica veneziana nell'area adriatica risultò guidata dalle stesse considerazioni che l'avevano già ispirata da alcuni secoli. Si [...] nei nostri luoghi in modo amichevole e fraterno" (127). Quando Ladislao giunse effettivamente in Dalmazia - come si è già ricordato - e vi si fece incoronare re d'Ungheria e di Croazia, Venezia gli fece presentare le sue congratulazioni (128 ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] diretto promotore del concilio, Sigismondo del Lussemburgo, re d’Ungheria, di Germania e di Boemia e futuro sacro romano 521-567, in partic. 532-543.
4 Da Ladislao, il re di Polonia e Ungheria, comandante in capo della crociata, al cardinale Cesarini, ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] conquistate tra il 1404 e il 1414 dal re di Napoli, Ladislaod'Angiò-Durazzo. Intanto Filippo Maria Visconti, divenuto nel 1412 unico erede Boemia e a quello, poco più che nominale, d'Ungheria.
La suddivisione dei domini asburgici era l'implicito ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] amministrazione della giustizia, una volta devolutasi la città a Ladislaod'Angiò Durazzo (1408), era affidata a esponenti graditi al risalendo lungo il Danubio verso i confini meridionali dell'Ungheria indusse G. Hunyadi, da poco tempo presente a ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] il suo amore per Henri d'Effiat ispirò Alfred de Vigny - andata sposa al re di Polonia Ladislao IV, e, rimasta vedova, 1619, alla presenza dell'imperatore Mattia, del re d'Ungheria Ferdinand e coll'approvazione papale), per ovviare alla reazione ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...] 29 giugno; e soprattutto avrebbe dovuto convincere il pontefice a fare pressioni sul nuovo re d’Ungheria, Ladislao Jagellone, affinché prendesse in moglie Beatrice d’Aragona, figlia di Ferrante e vedova del precedente re di quel paese, Mattia Corvino ...
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CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] tentare ancora una volta di convincere Filippo il Bello e Carlo di Valois a concludere la pace.
Nel 1290 morì Ladislao IV d'Ungheria, l'ultimo re della dinastia degli Arpadi. La sua eredità fu rivendicata da due suoi parenti, da Andrea il Veneziano ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] 'osservanza di vecchi Ordini e il formarsi di congregazioni nuove. Ai primi del 1409, andò legato papale presso Sigismondo d'Ungheria e Ladislao di Polonia per convincerli a restare nell'obbedienza di Roma, poi tornò in Italia, alla fine dello stesso ...
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