FORMA
Federico *RAFFAELE
Enrico CARANO
. Zoologia e Botanica. - Forma degli animali. - "La forme des corps vivants", scrisse il Cuvier, "leur est plus essentielle que leur matière". È infatti la [...] soluzione scientifica" del problema e finora non vi è riuscito. Di questi tentativi è detto alle voci: evoluzione; lamarckismo; mutazioni. Lasceremo ora da parte il problema delle origini e ci limiteremo a esporre altri problemi, meno inaccessibili ...
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evoluzione
evoluzióne [Der. del lat. evolutio -onis, da evolvere (→ evoluta)] [LSF] (a) Con signif. concreto, l'insieme delle posizioni assunte successiv. da un corpo in moto. (b) Con signif. figurato, [...] ; teorie di questo genere che si sono avvicendate a partire dalla prima metà del sec. 19° sono state il lamarckismo, il darwinismo, il mutazionismo, l'ologenesi, il neodarwinismo e, tra le formulazioni più recenti, la teoria della neutralità e ...
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È opinione abbastanza diffusa fuor degli ambienti scientifici che la biologia moderna abbia in certo modo sconfessato la teoria dell'evoluzione: o perché non avendone potuto dare una soddisfacente dimostrazione [...] vi sono però parecchie divergenze. Oltre all'atteggiamento completamente antidarwinistico di alcuni sostenitori di altre dottrine (neo-lamarckismo, ologenesi) è da ricordare l'opinione di R. Goldschmidt (1940) il quale ritiene che le "mutazioni" che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il XIX secolo la questione della trasformazione delle forme di vita nel [...] interessa un numero crescente di naturalisti, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Italia alla Germania e alla Russia. Le tesi di Lamarck, e in misura minore quelle di Erasmo Darwin, nonno di Charles e autore di una teoria analoga a quella lamarckiana ...
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W. Wayt Gibbs
Biodiversità
C'è il rischio di una nuova
estinzione di massa?
Un pericolo per il futuro della Terra
di W. Wayt Gibbs
26 agosto-4 settembre
Si tiene a Johannesburg, in Sudafrica, il Vertice [...] fin da tempi antichi, i precursori delle teorie evoluzionistiche. Il primo che diede loro un'organica struttura fu Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829), ma la sua voce fu sopraffatta da creazionisti e fissisti, e in particolare dalla grande autorità di ...
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ereditarietà Proprietà caratteristica degli esseri viventi di trasmettere alla progenie, per mezzo del patrimonio genetico, le informazioni relative ai caratteri morfologici e fisiologici ( eredità o [...] che non riguardano però mai l’origine di replicazione. Eredità dei caratteri acquisiti Dottrina che sta a fondamento del lamarckismo, secondo la quale i caratteri acquisiti durante la vita individuale (es., sviluppo ipertrofico e atrofia di alcuni ...
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GENETICA (dal gr. γενετικός "relativo alla generazione")
Thomas Hunt MORGAN
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La teoria dell'individualità dei cromosomi dà un'importanza assai notevole alla sostanza cromatica, come estrinsecatrice [...] fra geni e caratteri non s'accorda con ciò che le moderne ricerche di genetica ci hanno rivelato e la storia del lamarckismo dimostra chiarameme come questa dottrina si sia sempre aggirata nel campo del mistero.
Vi sono, è vero, alcuni casi nei quali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] dall’idea di una tendenza intrinseca nei viventi al progresso, al loro perfezionamento.
L’idea di progresso, già presente in Lamarck, si ritrova in molti biologi dell’Ottocento e del primo Novecento. Per esempio, verso la fine dell’Ottocento a ...
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PADOA, Emanuele
Fausto Barbagli
PADOA, Emanuele. – Nacque a Livorno il 21 settembre 1905 da Corrado e da Argia Favatà.
Dopo gli studi liceali si iscrisse alla facoltà di scienze dell’Università di Pisa, [...] e genetista con le conoscenze evoluzionistiche maturate negli anni in ambienti internazionali. Nel libro, oltre a confutare il lamarckismo, negava categoricamente l’evoluzione per cause interne, il vitalismo e il finalismo. Con la sua precoce e ampia ...
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GUARESCHI, Celso
Franco Farris
Nacque a Roma l'11 febbr. 1906 da Rinaldo e da Cleonice Borelli. Si laureò a Roma in scienze naturali con lode nel 1928. Allievo di G. Cotronei, direttore dell'istituto [...] di un secolo, prese in considerazione i concetti delle varie teorie evolutive, classificandole in quattro gruppi principali: il "lamarckismo", il "darwinismo", il "mutazionismo" di De Vries e infine le teorie "ortogenetiche" fra cui l'"ologenesi ...
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lamarckismo
‹-markì-› s. m. – Teoria scientifica elaborata nel 1809 dal naturalista fr. J.-B. de Lamarck (1744-1829) per spiegare l’evoluzione degli organismi viventi: tale teoria (la prima delle teorie dell’evoluzione in ordine di tempo)...
lamarckiano
‹-markià-› agg. e s. m. – 1. agg. Del naturalista fr. J.-B. de Lamarck (v. lamarckismo); relativo a Lamarck e alle sue teorie: l’ipotesi lamarckiana. 2. s. m. (f. -a) Seguace delle teorie evoluzioniste di Lamarck.