CABIANCA, Iacopo
Benito Recchilongo
Nacque il 10 febbr. 1809 da Antonio e da Lucia Pasetti a Vicenza, dove il padre, discendente da un'antica e ricca famiglia padovana, si era trasferito da qualche [...] . Questi temi sono calati entro una languorosa sensibilità musicale, cui non sono estranee certe suggestioni della poesia del Lamartine che fu assai famigliare al C., forse per suggerimento del Maffei che ne era stato il traduttore e divulgatore ...
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NOTA, Alberto
Albarosa Camaldo
NOTA, Alberto. – Discendente da un’antica e prestigiosa famiglia, originaria della città, nacque a Torino il 14 novembre 1775, da Ignazio e da Luigia Allioni.
Fra gli [...] all’Avana in spagnolo, altre vennero tradotte e stampate a Parigi, dove Nota si era recato e aveva conosciuto Alphonse de Lamartine; in Prussia, il sovrano gli conferì l’onorificenza tedesca della croce dell’Aquila nera e in Grecia il re Ottone la ...
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BIAVA, Samuele
Iginio Angerosa
Nacque a Vercurago (Bergamo) il 3 apr. 1792, da Francesco, medico e possidente. Iniziati gli studi universitari a Padova, li concluse nell'anno 1814 a Pavia, dove si laureò [...] ; G. Brognoligo,Traduttori italiani di W. Scott, in Rass. stor. della lett. ital., XXIII(1918). p. 248; S. Guggenheim,La poésie de Lamartine en Italie, in Athenaeum, VI(1918), 3, pp. 28-30; C. A. Giorgi, S. B. nella vita e nelle opere, Roma 1925 ...
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VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] a poco all'ammirazione dei posteri, dei parnassiani dapprima, che ne contrapposero le severe figurazioni alle effusioni eloquenti del Lamartine e del De Musset, dei simbolisti, che in essa sentirono la voce di un precursore, di quanti, al difuori ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] per il loro remoto e glorioso passato. In un primo momento, la risonanza di scrittori quali Disraeli, Washington Irving e Lamartine nei paesi arabi fu minima o forse nulla; le loro opere diedero nondimeno inizio a una lunga vicenda di influssi ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] a Napoleone l'umanità" (Preludio, p. XXXV; Vita, p. 230).
Questa poesia nuova (e il C. ne salutava interpreti, come il Lamartine, il Manzoni e l'Hugo), in quanto arte o creazione di popolo (essendo il popolo la novità essenziale e manifesta del mondo ...
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MAZZUCATO, Alberto
Angelo Rusconi
– Nacque a Udine il 28 luglio 1813 da Giovanni, professore di botanica presso il regio liceo di Udine, e da Elisabetta Rinoldi. Verso gli undici anni venne avviato [...] canto d’amore), per tenore e pianoforte (1841); Hymne du soir dans les temples. Fragmens de la VIII armonie de Lamartine, per basso e pianoforte, in Strenna dell’Atlante musicale… (1852); Canzone, per tenore e pianoforte (A. Gazzoletti: 1862). Musica ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] grandissima fortuna e fu più volte ristampato a Firenze, Siena, Venezia, Como, Milano e perfino a Parigi, dove A. de Lamartine parlò del G. come di un "Horace moderne". Ugual sorte arrise alla traduzione del De officiis di M.T. Cicerone (Intorno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Complessa figura di virtuoso della tastiera, compositore e intellettuale aperto agli stimoli [...] Prometheus) di Herder per Prometheus (1850), di nuovo una poesia di Hugo per Mazeppa (1851), le Nuove meditazioni di Lamartine per I preludi (1854), il dramma di Shakespeare per Hamlet (1858).
Su questa strada, Liszt sperimenta anche il nuovo ...
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PALLI, Angelica
Teresa Mori
PALLI, Angelica. – Primogenita di quattro fratelli, nacque a Livorno nel 1798 da Panajotti – che praticava con successo l’attività commerciale – e da Dorotea Di Giorgio, [...] del Lord, in Il Vieusseux, 1988, maggio-agosto, pp. 61-78; R. Severino, Ad A. P. Bartolomei: Manzoni e Lamartine improvvisatori di versi encomiastici, in Id., A carte scoperte. Manzoniana e altri contributi critici e filologici sulla cultura italiana ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...