FOLLIERO DE LUNA, Aurelia
Valentina Coen
Nacque a Napoli nel 1827 dal cavalier Giovanni Folliero e da Cecilia De Luna, letterata di origine spagnola. Fu la madre a condurla nel 1837 a Parigi, dove la [...] incontrò uomini di cultura quali C. Botta, N. Tommaseo, T. Mamiani, F.-A.-R. de Chateaubriand, G. Rossini e A. Lamartine. Tornata a Napoli, sposò nel 1846 l'avvocato Giorgio Tommaso Cimino, autore drammatico, novelliere e poeta, che nel 1848 sarebbe ...
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GAR, Tommaso Angelo
Mario Allegri
Nacque a Trento il 22 febbr. 1808 da Martino e da Domenica Rubini. La famiglia, assai modesta, provvide con fatica alla sua istruzione, consentendogli, dopo gli studi [...] alla poesia e agli esercizi letterari, vide pubblicate in quello stesso anno dall'Indicatore milanese due sue traduzioni di A. Lamartine (L'isolement e À Elvire, t. VIII, pp. 362-367), favorevolmente recensite da N. Tommaseo sull'Antologia (1831, n ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] 1958, p. 87; B. Montale, A. B. s., in Genova, XLIII (1963), pp. 33-37; F. Boyer, Les Premiers contacts entre Lamartine et B. S. ambassadeur de Sardaigne à Paris, in Revue d'histoire diplom., LXXIX (1965), pp. 22-35; Storia del Parlamento italiano ...
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BIXIO, Giacomo Alessandro
Bertrand Gille
Nacque da Tommaso e da Colomba Caffarelli il 20 nov. 1808 a Chiavari, allora parte del dipartimento francese degli Appennini; il padre, battiloro, successivamente [...] intervennero in senso contrario e vinsero. Instaurata la repubblica, il B. accettò il posto di capo di gabinetto di Lamartine divenuto ministro degli Esteri. Ma ben presto, il 15 marzo, in seguito agli avvenimenti italiani, fu inviato a Torino ...
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BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] Tommaseo, Colloqui colManzoni, a cura di T. Lodi, Firenze 1929, pp. 29 s., 243 s.; L. F. Benedetto, Il canonico B. e il Lamartine, in Il Marzocco, XXXVI (1931), 9, pp. 2 s.; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1949, pp. 351, 415, 1259, 1266;E. Sestan, Lo ...
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BERNABò SILORATA, Pietro
Giovanni Ponte
Nacque a Porto Maurizio il 10 apr. 1808, da Giuseppe Tommaso e da Maddalena dei conti di Lavagna. Studiò nel liceo di Genova, approfondì la sua preparazione letteraria [...] bachi da seta, Bombyces, commentandolo (Forlì 1829). Nel 1831 apparve a Lugo la sua versione delle Méditations poétiques del Lamartine, ristampata poi in edizione accresciuta nel 1838 a Torino; con il poeta francese il B. avviò intanto un carteggio ...
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DE CASTRO, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Padova il 14 ag. 1837 da Vincenzo e da Carlotta Solimbergo.
Il padre, professore di filologia latina e di estetica all'università di Padova, in seguito [...] anni curò anche traduzioni, soprattutto dal francese (il Memoriale di Sant'Elena di Las Cases, Milano 1855; di A. de Lamartine, L'infanzia e poesie varie, ibid. 1856; Vita di Cristoforo Colombo, Torino 1857), e pubblicò erammi storici, novelle e ...
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CARRARA, Francesco
Sergio Cella
Nacque da agiata famiglia a Spalato (Dalmazia) il 16 nov. 1812, e fu accolto dodicenne nel seminario vescovile per seguirvi gli studi di grammatica, retorica e filosofia. [...] conservatore interino del Museo di antichità. Sono di questo periodo la traduzione de Il Curato (Venezia 1842) del Lamartine, la laurea in teologia conseguita a Padova, la pubblicazione di duecentotrentuno documenti (secc. XI-XVII) dell'Arch. capit ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] , il suo patrimonio di lettura spaziava con sicurezza da Shakespeare a Richardson, da Milton e Klopstock a Chateaubriand, Lamartine e Hugo).
La professione dell'insegnamento diventò per il D. definitiva (grazie all'intervento del marchese Puoti) nel ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] ebbero fortuna perché corrispondevano a quella affettuosità del sentimento tanto celebrata in altri poeti, come ad esempio in Lamartine, e a quell'ansia di certezza, d'infinito, di religiosità che costituiva uno dei motivi fondamentali della temperie ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...