Scrittore rumeno (Târgovişte 1802 - Bucarest 1872). Prese parte attiva ai moti valacchi del 1848, entrò nel governo provvisorio, poi andò in esilio. Rientrato in patria (1859) abbandonò, deluso, la politica. [...] , Curierul de ambe sexe (1836). Tradusse molto, fra l'altro da Dante, Ariosto, Tasso, Alfieri, ma soprattutto da Lamartine, che lasciò notevoli tracce nelle sue elegie, odi "bibliche", satire politiche, favole, epopee. Lasciò anche una "Grammatica ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] , durante gli studî al liceo Louis-le-Grand, imitando i classici, ma dichiarandosi soprattutto discepolo di Chateaubriand, poi di Lamartine, e fervente difensore del trono e dell'altare. Nel 1819-21 diresse con il fratello Abel il giornale Le ...
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Poeta (Senise 1821 - ivi 1859). Improvvisatore e avvocato, divise la sua breve vita tra la Lucania e Napoli. Un canto in ottave del 1842, Il menestrello, ebbe allora molta diffusione. Seguì nel 1848 l'Arpa [...] lucana, d'intonazione nettamente liberale, per la quale S. subì un processo conclusosi con un'assoluzione. La sua poesia (cfr. l'edizione dei Canti, 1896) riecheggia i più disparati poeti, da Monti a Leopardi, da Lamartine a Byron. ...
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Giornalista, scrittore e poeta (Villafranca del Bierzo, León, 1815 - Berlino 1846). Pubblicò articoli nei quali tratteggiò tipi e costumi regionali, un Diario de viaje a Berlino e note per un altro libro [...] imperniato sulle vicende dell'estinzione dell'ordine dei Templari in Spagna. Sulla sua poesia, vagamente malinconica, agì in gran parte la suggestione di Chateaubriand, di Lamartine, di J. Espronceda e di J. Zorrilla. È anche autore di saggi critici. ...
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GAR, Tommaso Angelo
Mario Allegri
Nacque a Trento il 22 febbr. 1808 da Martino e da Domenica Rubini. La famiglia, assai modesta, provvide con fatica alla sua istruzione, consentendogli, dopo gli studi [...] alla poesia e agli esercizi letterari, vide pubblicate in quello stesso anno dall'Indicatore milanese due sue traduzioni di A. Lamartine (L'isolement e À Elvire, t. VIII, pp. 362-367), favorevolmente recensite da N. Tommaseo sull'Antologia (1831, n ...
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Poetessa (Lisbona 1750 - Bemfica do Ribatejo 1839). Moglie (1779) del conte di Oeynhausen ministro del Portogallo a Vienna, visse in questa città fino alla morte del marito (1793), entrando in contatto [...] la transizione dall'Arcadia al Romanticismo; influì notevolmente su Bocage e Herculano. Scrisse componimenti poetici in vario metro, tra cui il poema Recreações botánicas, tradusse da Omero, Orazio, A. Lamartine, J. Thomson, G. Bürger, W. Goethe. ...
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WILDE, Oscar (il nome di battesimo è: Oscar Fingal O' Flaherty Wills Wilde)
Mario Praz
Scrittore, nato a Dublino il 16 ottobre 1854, morto a Parigi il 30 novembre 1900. Il padre, sir William W., eminente [...] of Gabriel Beranger (1880); la madre, Jane Francesca Elgee, autrice di versi rivoluzionarî, e traduttrice di Dumas e di Lamartine, s'incaricò dell'istruzione di W. fino all'entrata di questo nel collegio di Portora, nel 1864; durante le vacanze ...
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Filologo (Ratisbona 1898 - Monaco di Baviera 1971); studiò filologia romanza a Monaco e a Würzburg; lettore di lingua tedesca nell'università di Roma (1923-29), fu poi prof. nell'università di Monaco dal [...] lingue romanze. Nei saggi letterarî si occupò di preferenza della esperienza religiosa di poeti e pensatori (Pascal, Lamartine, Leopardi, G. Mistral, R. Rolland). Notevoli sono anche le sue ricerche dantesche: Der Zentralgesang des Purgatorio und ...
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Critico e storico francese della letteratura (Orléans 1857 - Parigi 1934); ricercatore e filologo di valore, educò a un metodo rigoroso tutta una generazione di studiosi. Dopo avere insegnato a lungo nelle [...] ), Voltaire (1906), Manuel bibliographique de la littérature française moderne (1913), Études d'histoire littéraire (1930), e le edizioni critiche delle Lettres philosophiques di Voltaire (1909) e delle Méditations poétiques di Lamartine (1915). ...
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Scrittore, nato a Firenze l'8 marzo 1881. Studioso di problemi educativi, libero docente di psicologia, redattore e collaboratore di molti giornali e periodici, direttore (1921-24) del risorto Giornalino [...] , ivi 1930; ecc.), sia con traduzioni e riduzioni da scrittori antichi e moderni (Cervantes, Rabelais, Swift, Andersen, Lamartine, ecc.), sia, soprattutto, con fiabe, racconti e romanzi nei quali gli intenti didattici vengono trasfusi - con garbo ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...