Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] anche con traduzioni in arabo di opere moderne italiane, fra cui Fontamara di I. Silone e Il gattopardo di G.Tomasi di Lampedusa.
Bibl.: A.De Simone, Notizie bio-bibliografiche su Īsà an-Nā῾ūrī in Oriente Moderno, l (1970), pp. 589-92; E. Baldissera ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] tacere che una frequentazione più assidua del Principe aveva avuto un certo effetto anche su Sedàra (Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, p. 92)
(7) Il carcere duro significa essere obbligati al lavoro, portare la catena ai piedi, dormire ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] a un precedente non che + Frase (100) (Roggia 2009):
(99) Non che fosse grasso: era soltanto immenso e fortissimo (Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, p. 21)
(100) Non […] che non si fossero più visti o non ci fosse più stata occasione. […] È che ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. Segre, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 519-540.
Tomasi di Lampedusa, Giuseppe (1958), Il Gattopardo, Milano, Feltrinelli.
Veronesi, Sandro (2005), Caos calmo, Milano, Bompiani.
De Roberto, Elisa (2009 ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] tacere che una frequentazione piú assidua del Principe aveva avuto un certo effetto anche su Sedàra (Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, p. 92)
(72) nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell’offesa. […] Sarebbe ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] a confronto, a cura di A. Perissinotto, Alessandria 1997.
Le sirene. Analisi semiotiche intorno a un racconto di Tomasi di Lampedusa, a cura di S. Cavicchioli, Bologna 1997.
I. Pezzini, Le passioni del lettore. Saggi di semiotica del testo, Milano ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] ; altre case, fra cui quella di don Calogero Sedàra, si ammantavano dietro pudiche facciatine Impero (Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo, in Id., Opere, Milano, Feltrinelli, 1974, pp. 102-103)
È bene non confondere la dimensione prospettica ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] della narrativa avviandola, per varie strade, a modi di sperimentazione antitradizionale, Il Gattopardo di G. Tomasi di Lampedusa riproponeva, nella formula del romanzo storico, il vecchio modello naturalistico. Proprio a questo carattere dell'opera ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
strabuzzare
strabużżare v. tr. [alteraz. del gr. στραβίζω «guardare da strabico»]. – Stravolgere, stralunare, solo nell’espressione s. gli occhi, sbarrarli e stravolgerli per improvviso malore, per violenta emozione e sim.: strabuzzò gli occhi...