torsione Sollecitazione di un corpo filiforme, o comunque piuttosto allungato, tendente a far ruotare ogni sezione trasversale di esso rispetto alle altre.
Movimento di rotazione di un corpo o parte di [...] assetto, con avvolgimento a spire elicoidali, impartito ad alcuni semilavorati: a) fibre componenti uno stoppino o un lucignolo dilana, cotone, o altre fibre naturali o chimiche; b) fibre componenti un filato semplice; c) capi costituenti un filato ...
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Denominazione generica di tessuti per uso personale: abbigliamento intimo e manufatti per la casa (b. da tavola, da letto, da bagno).
B. intima
L’antichità si limitò a tuniche e camici di lino. Nel 13° [...] (per la b. femminile permane l’uso di pizzi e ricami). Al cotone e al lino tradizionalmente usati, si sono per da letto: si usavano mantelli dilana, pellicce. Nell’alto Medioevo le lenzuola di lino sono oggetti di lusso e come tali proibite dagli ...
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Nella tecnologia tessile, operazione consistente nel disporre l’uno vicino all’altro, svolgendoli dai rispettivi rocchetti, tutti i fili necessari per formare l’ordito di un tessuto nella larghezza (o [...] non consente grandi lunghezze nelle catene. L’o. a frazioni è invece tipica per il cotone e per talune categorie di tessuti dilana e di raion le cui catene debbono essere imbozzimate. Un procedimento denominato stiro-orditura è utilizzato per ...
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Tessuto resistente e morbido, in armatura raso. Già molto diffuso nell’Europa medievale, un tempo aveva l’ordito in lino e la trama in cotone; oggi, invece, si trova esclusivamente in cotone o lana. Deve [...] . Nei secoli passati era un tessuto pregiato, che potevano permettersi solo nobili e benestanti; tuttavia, con la progressiva diffusione del cotone (sempre più presente sul mercato anche a costi ridotti) il F. è diventato ideale per la confezione ...
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Nell’industria tessile, la proprietà caratteristica di alcune fibre tessili, di infittire la loro massa, diventando meno permeabili all’aria, quando sono sottoposte, in opportune condizioni (specialmente [...] , per es., nella fabbricazione di panni e feltri, mentre rappresenta una limitazione nel campo della maglieria; in tal caso si ricorre a speciali trattamenti che rendono la lana infeltrabile e irrestringibile. Il cotone e le tecnofibre, all’opposto ...
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Nell’industria tessile, l’operazione compiuta nel ciclo di filatura del cotone, della lana, del lino, della canapa e altre fibre lunghe, dei cascami di seta; in tutti i casi tali fibre possono essere pure [...] o in mischia con tecnofibre. Ha lo scopo di eliminare le impurità non rimosse in fase di apritura, battitura e cardatura; eliminare le fibre con lunghezza inferiore a quella prefissata in relazione al titolo del filato da produrre; mescolare ...
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Nell’industria tessile, operazione di apparecchiatura, che si esegue con la garzatrice: consiste nel rendere pelosi i tessuti (lana, cotone, seta), sia per aumentarne la coibenza al calore sia per migliorarne [...] viene ‘estratto’ parzialmente dal tessuto o mediante trattamento per via umida, effettuato con garzi vegetali (capolini secchi di cardi) sul tessuto preventivamente inumidito, o per via secca, con garzi metallici (formati da denti metallici fissati ...
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Nell’industria tessile, mescolanza intima di fibre di diversa natura (per es., lana e fibre poliestere), di diversa origine (per es., cotonedi diversi lotti), di diverso colore (per es., lana bianca e [...] lana nera); la m. può aversi o con le fibre collegate in fiocco, o con le fibre in top.
L’insieme delle operazioni con le quali si ottiene la m. di fibre di diversa natura è detto mistaggio. ...
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Coloranti organici formati da un anello ossazinico condensato con due anelli aromatici sostituiti. Nella tintura a stampa, con mordente al cromo, tingono di azzurro il cotone e la lana. ...
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ORDITURA
Franco Testore
Nella tecnologia tessile, operazione, effettuata con l'orditoio, consistente del disporre l'uno vicino all'altro, svolgendoli dalle rispettive rocche, tutti i fili necessari [...] per formare l'ordito di un tessuto nella larghezza (o più propriamente altezza) voluta, e nell'avvolgerli sul subbio destinato al telaio (v. anche cotone, XI, p. 717; lana, XX, p. 469; seta, XXXI, p. 520; tessitura, App. II, ii, p. 992; IV, iii, p. ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
fustagno (ant. e region. frustagno, ant. fustano) s. m. [lat. mediev. fustaneum, der. di fustis «fusto», come traduz. del gr. ξύλινον «di legno». Secondo una diversa ipotesi etimologica, der. dell'arabo fustān, turco fistan «fustagno; sottana»...