L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] una novità, dato che l'Arte dei laneri, gli addetti alle operazioni di preparazione della materia prima per i tessuti di lana, i ciompi di Venezia, era da sempre un'Arte talmente "aperta" da non esigere nemmeno l'obbligo d'iscrizione. La scelta ...
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CAPPONI, Giovanni
Riccardo Francovich
Figlio di Agnolo di Recco e di Bartolomea (il cui cognome non è dato di sapere), nacque a Firenze, presumibilmente tra il 1343 e il 1346. Difatti troviamo il suo [...] nella prima metà del Trecento, la carica di priore. Nel 1373 troviamo il C. tra i consoli dell'arte della lana, carica che ricoprì anche quattro anni dopo; prese parte attivamente anche agli avvenimenti che maggiormente scossero la vita cittadina in ...
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CANDI (Cando, de Candi, de Cando), Cando (Candus)
Fabio Troncarelli
Nacque probabilmmte a Padova nella seconda metà del sec. XIV. Discendeva da un'antica famiglia originaria di Monselice, tradizionalmente [...] legata all'esercizio dell'arte della lana; era nipote del celebre matematico padovano Prosdocimo de Beldomandis, con il quale fu in stretta relazione. Il 26 giugno del 1425 conseguì in Padova la laurea in arti. Dovette entrare molto presto a far ...
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dismalare
Andrea Mariani
Il vocabolo, usato un'unica volta (Pg XIII 3 Noi eravamo al sommo de la scala, / dove secondamente si risega / lo monte che salendo altrui dismala), trova concordi tutti i commentatori, [...] dai più antichi (Lana: " çoè desvizia "; Benvenuto: " idest purgat a malo, idest peccato "; Buti: " purga dal male e dal peccato ") ai moderni. Cfr. anche Parodi, Lingua 266 e, per l'uso del verbo in rima, 215. ...
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Sopravveste usata dai Romani; d’importazione esotica, somigliante alla clamide greca (v. fig.). Di forma rettangolare, fermata sul davanti o sulla spalla da una fibbia e dotata spesso di cappuccio (cucullus), [...] alla moda barbarica, era in origine di lana grossa e scura, poi leggera e di stoffe pregiate e a vistosi colori, ma perlopiù bianca. I militari la portavano sull’armatura, i cittadini sulla toga. ...
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Panno istoriato con motivi araldici, ornamentali o narrativi, eseguito con tecnica particolare su un telaio verticale (alto liccio) od orizzontale (basso liccio): sui fili (in genere di lino, canapa o [...] che costituiscono l’ordito (catena), divisi alternativamente in modo da formare due piani di lavoro, si avvolgono i fili colorati (di lana, seta, lamina d’oro o argento) che formano la trama del lavoro. Si procede dal basso verso l’alto, seguendo il ...
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Operazione d’importanza fondamentale nel ciclo di lavorazione delle fibre tessili, che ha lo scopo di districarle per renderle parallele e libere da materie estranee.
Si esegue con la carda (o cardatrice). [...] e costituenti il cosiddetto assortimento di carderia.
La c. per iuta e fibre dure è del tipo a cilindri, come quella per lana, ma dotata di un maggior numero di coppie cardanti e di scardassi molto più robusti.
La c. per non tessuti è generalmente ...
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Città del Giappone (1.533.034 ab. nel 2008), sulla costa meridionale dell’isola di Honshu, capoluogo della prefettura di Hyogo e uno dei più importanti porti del paese soprattutto per il movimento d’importazione [...] (prodotti chimici, meccanici, lana e metalli). Giace in parte sul litorale settentrionale della Baia di Osaka e in parte sulle adiacenti colline; forma una grande conurbazione con Osaka, nella quale è in funzione un tunnel stradale lungo circa 7 km. ...
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Mercante fiorentino (1322-1402). Fra il 1344 e il 1361 commerciò in Inghilterra, in Germania, in Francia e nei Paesi Bassi, accumulando notevoli ricchezze. Tornato a Firenze nel 1362, iniziò una vasta [...] attività economica come banchiere e mercante della lana e occupò numerose cariche pubbliche. Ha lasciato un Libro di ricordanze che va dal 1362 al 1402, continuato poi dal figlio Giovanni (1376-1430) fino al 1430 (pubbl. nel 1965 da A. Petrucci). ...
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vivagno
Alessandro Niccoli
In senso proprio indica la " cimosa ", cioè ciascuno dei due margini laterali di un tessuto in pezza, e con questo significato compare anche nella lingua del tempo: " vivagno [...] è lo canto de la tela lana " (Buti).
In D. ricorre solo in senso estensivo per indicare " il margine ", " la parte estrema " di un luogo, come il terzo girone che costituisce l'orlo interno del settimo cerchio infernale, là dove subito dopo si apre ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca importanza; spec. nelle espressioni prov....