Regione della Francia nord-orientale che ha una propria individualità geografica e ha avuto per vari secoli un’unità storica. Comprende le medie valli di numerosi affluenti della Senna (Aube, Marna, Aisne) [...] , arida, con suolo molto povero, dove predomina l’allevamento degli ovini, in dipendenza del quale è sorta l’industria della lana (Reims, Troyes). Nelle valli, poco numerose ma larghe, viene coltivata la vite. La popolazione, non molto densa, vive di ...
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Bogotá (uffic. Santa Fe de Bogotá) Città della Colombia (10.574.40 ab. nell’intera agglomerazione urbana nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo del dipartimento di Cundinamarca. È situata al centro [...] (montaggio di autoveicoli) e della gomma si sono affiancati alle tradizionali lavorazioni tessili (cotone e lana), tuttora rilevanti, e a quelle artigianali. Importanti le funzioni terziarie (amministrazione, commercio, finanza, istruzione e ...
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Vescovo di Ravenna (4º sec.); secondo una Vita composta nel 9º secolo da Liutolfo di Magonza, sarebbe stato un tessitore, di santa vita, con la moglie Vincenza e la figlia Innocenza. Presente all'assemblea [...] la basilica detta Severiana (sec. 6º, distrutta nel 15º), mentre sue reliquie furono portate a Grado (sec. 5º) e in Germania, a Magonza ed Erfurt (nel sec. 9º). È patrono dei filatori e tessitori di lana, delle guardie di polizia. Festa, 1º febbraio. ...
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Il Basutoland (31.000 km2 e 641.674 ab., di cui 1926 bianchi, nel 1956) costituisce tuttora un protettorato della corona britannica. L'insediamento si presenta più denso nel Lesotho. Molti lavoratori negri [...] è l'allevamento, che si sviluppa in tutto il paese (soprattutto bovini, pecore e capre, poi equini). Le esportazioni riguardano la lana e il mohair; esse non compensano però le importazioni, tra cui hanno un certo peso i prodotti alimentari.
Storia ...
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PRATO in Toscana (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Renato PIATTOLI
Città della Toscana, nella provincia di Firenze, a 18 km. dal capoluogo verso nord-ovest. La città è posta [...] 61-77; A. Colzi, La facciata della Pieve di S. Stefano in Prato, ibid., 1920, pp. 103-106; E. Bruzzi, L'arte d. lana di Prato, Prato 1920; M. R. Gabrielli, Guida di Prato, Firenze 1927; R. Piattoli, Il più antico ricordo di Borgo al Cornio, di Prato ...
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Piccola città della Francia settentrionale, a 41 km. a N. di Parigi nel circondario di Senlis, dipartimento dell'Oise, con 5539 ab. Sorge al limitare dell'esteso bosco omonimo, sulle rive della Nonnette, [...] decaduta e la città non ha più che alcune fabbriche di merletti, di bottoni e stabilimenti per la filatura della lana. Passano per Chantilly la ferrovia del N. Parigi-Amiens-Boulogne-Calais e le due secondarie Parigi-Creil-Beauvais e Parigi ...
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. Insetticida sintetico (v. insetticidi, in questa App.). il cui nome è formato dalle iniziali del composto chimico del quale esso è costituito: il dicloro-difenil-tricloroetano. Tuttavia anche questo [...] svizzera J. R. Geigy A. G. nel tentativo di trovare dei nuovi tarmicidi che godessero della proprietà di fissarsi nelle fibre della lana; essa risale al 1936, mentre il prodotto in sé e per sé era stato già descritto fin dal 1874 da O. Zeigler, in ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di lingua araba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere [...] gala (per lo più donato dal governo all'atto dell'investitura) per i capi civili dell'interno. Si fa per lo più di lana e cotone od anche di cotone e seta. La pronunzia prevalente nei dialetti dell'Africa settentrionale è ora \arabo\, bernūs o barnūs ...
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Pelle di capra, usata come scudo o piuttosto come corazza, ma anche come arma terrorizzante, attributo difensivo degli dei greci e insieme riflesso simbolico del nembo, arma celeste (cfr. αἰγίς "pelle [...] ad un raffronto con un costume libico, vede nei serpentelli che la circondano una traduzione dei bioccoli della lana. Assai raramente nei monumenti superstiti l'egida appare come attributo di Giove (cammeo della Biblioteca Marciana a Venezia ...
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KAPOK
Domenico Lanza
. Nome malese, entrato nell'uso europeo, della bambagia che si ricava dai frutti di diversi alberi dei paesi tropicali, appartenenti ai generi Eriodendron, Bombax, Chorisia della [...] 3-4, aprentesi in 5 valve: contiene numerosi semi subglobosi bruni della grossezza di un pisello, immersi in una spessa lana, che è produzione della parete interna del pericarpio.
È coltivato in tutta la zona tropicale dei due emisferi, specialmente ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca importanza; spec. nelle espressioni prov....