Serie di colline che dividono l'Inghilterra e la Scozia; il confine corre propriamente sulla linea di cresta, la quale discende verso la Scozia con forti pendenze. L'ossatura di rocce siluriche è ricoperta [...] affluenti. Le colline sono occupate in gran parte da pascoli; le pecore di razza Cheviot sono note per la loro lana caratteristica, lunga, lucida e vigorosa. Tutta la regione degli Cheviot fu spesso, durante il Medioevo, teatro di guerre di confine ...
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HOF (A. T., 56-57)
Elio MIGLIORINI
Città della Baviera nordorientale, nel distretto dell'Alta Franconia, con 41.377 ab. (1925; 18 mila nel 1875). Capoluogo dell'antico popolo dei Varisci, essa si è sviluppata [...] la Baviera confina con Turingia, Sassonia, Cecoslovacchia. Le facili comunicazioni e la mano d'opera a buon mercato hanno fatto sviluppare l'industria tessile; per la lana Hof è la terza città della Germania; vi sono anche alcune fabbriche di birra. ...
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Comune agricolo e commerciale della Sicilia occidentale, nella provincia di Palermo, con 8030 ab., tutti agglomerati nel centro urbano, che è situato a 18 km. a sud da Corleone, ed ha la stazione sulla [...] di Monreale.
Il territorio del suo comune (kmq. 64,75) è coltivato a cereali, legumi, lino, viti, ulivi, frutta, e in parte è boschivo e prativo, onde vi si fa largo allevamento di bestiame ovino e si pratica la filatura e tessitura della lana. ...
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CANOBBIO, Alessandro
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli di "Zuan da Milan" e di Caterina, nacque tra il 1532 e il 1535.
Mediatore dal modesto giro d'affari, il padre si era trasferito, certo non prima [...] nel 1558, subentra alla madre come capofamiglia. A questa responsabilità il C. faceva fronte lavorando nell'arte veronese della lana, nella quale da tempo era entrato raggiungendovi, nel 1559, la carica di provveditore al lanificio, che ricopre, una ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] ramo veneziano.
Per qualche tempo il G. fu garzone orafo di Antonio Pollaiolo. Nel 1487 sposò Lucrezia, figlia del mercante di lana Benedetto di Michele di Zanobi, che gli portò una dote di 500 fiorini. Nel 1489 stipulò un contratto d'affitto con la ...
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BRIZI, Antonio
Luigi Gennari
Nato a Perugia nel 1751, studiò in patria lettere e giurisprudenza, ma coltivò anche gli studi filosofici e la poesia, mostrando grande versatilità. Nel 1779 divenne notaio; [...] (29 giugno, 1º e 3 luglio 1798) il B. partecipò ad una importante discussione in Senato sulla esportazione della lana e seta grezze dai territori della Repubblica, dicendosi contrario alla libertà di commercio, poiché prevedeva che con l'esportazione ...
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CARRA (Carrà, Carro, Carri, Cari, Carrate, Carrati)
Giovanni Vezzoli
Famiglia di scultori, originaria di Bissone nel Ticino (Boselli, 1972; la letteratura precedente la riteneva di origine trentina), [...] che regge una vasca, dalla quale si alza una dea, poggiante su una pistrice (Brescia, palazzo ora Fenaroli, un tempo Lana, in contrada della Pace). Nel 1618, attuando una delibera comunale del 1609, il municipio gli affidò l'esecuzione dell'altar ...
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Enrico III re d'Inghilterra
Enrico Pispisa
Senza dubbio a questo re si riferiscono i versi di Pg VII 130-132 Vedete il re de la semplice vita / seder là solo, Arrigo d'Inghilterra: / questi ha ne' rami [...] v. 130, quindi, si deve intendere come " vita sciocca, imbelle ", piuttosto che come " vita modesta " secondo gli antichi commentatori (Lana, Ottimo, Benvenuto, ecc.). Nell'espressione ne' rami suoi è chiara allusione al figlio di E., Edoardo I (1272 ...
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silogizzare
È termine tecnico (grecoσ υλλογίζεσθαι, latino syllogizare) che designa l'operazione logica grazie alla quale si costruisce il sillogismo (v.); vale perciò " argomentare in forma di sillogismo [...] di Sigieri di Brabante: questi, dice D., leggendo nel Vico de li Strami, / silogizzò invidïosi veri.
Alcuni commentatori antichi (Lana e Ottimo) spiegano il passo ricordando che Sigieri, maestro nelle arti a Parigi, leggeva gli Elenchi sofistici di ...
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incendere [partic. pass. inceso e incenso]
Antonietta Bufano
Di uso frequente e topico nella lirica due-trecentesca, è anche da D. adoperato sempre in poesia e sempre in rima, con la sola eccezione [...] vidi ne' lor membri [dei sodomiti] / ... da le fiamme incese!, che si può intendere piaghe ‛ prodotte dal fuoco ' (Lana, Benvenuto; tra i moderni, Chimenz), o " non solo aperte, ma poi bruciate ancora dalle fiamme pioventi " (Tommaseo; così anche ...
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lana
s. f. [lat. lana]. – 1. a. Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri ruminanti: l. caprina, l. vigogna, l. di cammello (o assol. cammello), l. di lama...
caprino
agg. e s. m. [lat. caprīnus (agg.)]. – 1. agg. Di capra: lezzo c.; barba c.; piede c.; di c. pelli L’anche ravvolto (Carducci). Fig., questioni di lana c., sollevate per cose o fatti di poca importanza; spec. nelle espressioni prov....