BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] Agliate e di Civate, in Storia di Monza e della Brianza, IV,2, Milano 1984, pp. 9-41; P. Peduto, Villaggi fluviali nella pianura pestana del fissano l'esecuzione al 1226, a opera di Lanfrancoda Como. Questo ricupero ha consentito una più attendibile ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] battistero di S. Giovanni in Corte a Pistoia, di Lanfrancoda Como, datato 1226 (Salmi, 1972), a pianta quadrata con 26, 1925, pp. 41-50; M. Salmi, L'architettura romanica in Toscana, Milano-Roma [1926], p. 60, n. 71; R. de Lasteyrie, L'architecture ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] tipologie occidentali e orientali. La struttura muraria, diversamente daMilano e Roma, era a mattone pieno e il nazionale negli antichi ducati estensi, Ferrara 1982", Ferrara 1984; Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, cat., Modena 1984; ...
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MARCHELLI, Rolando
Gianluca Zanelli
Figlio di Gerolamo e di Maria Ginetta, nacque a Genova nel 1665, come documenta l'atto del battesimo, avvenuto il 15 ottobre di quell'anno nella chiesa di S. Siro [...] Anton Maria e Paolo Gerolamo e con il M., un viaggio che daMilano li portò a Bergamo, Bologna, Venezia, Parma, Piacenza e, e, ipoteticamente, una copia della Salita al Calvario di G. Lanfranco (Genova, Galleria di Palazzo Bianco: ibid., p. 140). Al ...
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Pittore (Belluno 1659 - Venezia 1734). Attivo nei principali centri artistici italiani ed europei, in particolare a Venezia, inaugurò un tipo di pittura chiara e luminosa, dall'impianto compositivo scenografico, [...] Paolo III (Piacenza, Museo Civico). A Roma (1691-94) studiò P. da Cortona, G. Lanfranco, G. B. Gaulli (Gloria di Marcantonio Colonna, 1692, affresco, palazzo Colonna); fu poi a Milano (1694, affreschi in S. Bernardino alle Ossa) e di nuovo a Venezia ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] , La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuola di Lanfranco e di Wiligelmo, in Storia dell'arte, 18 ( Ray, M. Tafuri, Raffaello architetto, Milano 1984; M. Tafuri, Venezia e il Rinascimento, Torino 1985; Antonio da Sangallo il Giovane (Atti), a ...
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Antiquariato
Il termine indica, nel suo più vasto e comune significato, la raccolta e il commercio di oggetti antichi, dai dipinti alle sculture, dalle arti decorative ai libri. Suscettibile ai cambiamenti [...] quali Domenichino, Lanfranco, Reni e Guercino, è conseguente all'appassionato e rigoroso impegno svolto da studiosi e in Pittura italiana del Sei e Settecento, a cura di G. Romano, Milano 1990, pp. 54-58.
L.H. Nicholas, The rape of Europa. ...
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VELÁZQUEZ, Diego Rodríguez de Silva y
Elias TORNIO y MONZO
Pittore, nato a Siviglia il 6 giugno 1599, morto a Madrid il 7 agosto 1660. Il padre lo mise agli studî letterarî, ma ben presto si accorse [...] Reni e il Lanfranco, il Domenichino e il Sacchi, il vecchio D'Arpino e il giovane Pietro da Cortona, tutti in al 1651, quasi due e mezzo, e in questo egli visitò nuovamente Genova, Milano, Padova, Venezia, Roma, Napoli, un'altra volta Roma, e per la ...
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BARNABA da Modena
A. Bianchi
Pittore italiano del 14° secolo. Apparteneva a una famiglia di origine milanese il cui cognome, Agocchiari, derivava dalla professione di maestro ferraio dei suoi antenati. [...] al Fossato a Genova - databile, per la presenza del vescovo Lanfranco Sacco, al quinquennio successivo (1377-1382) - con il pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, I, pp. 33-40: 37-39; id., Barnaba da Modena, ivi, II, p. 555; F.R ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] 'Arzago, La chiesa romanica di Santa Maria d'Aurona in Milano, da una planimetria inedita del secolo XVI, Archivio storico lombardo, n Il reimpiego di materiale antico nel duomo di Modena, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, cat., Modena ...
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quantum dot
loc. s.le m. Punto quantico o nanocristallo: particella infinitesimale che emette un’intensa fluorescenza; è particolarmente utilizzata nel settore delle tecnologie laser. ◆ Anzi il colpo di magia di [Lorenzo] Pavesi e [Francesco]...