Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] cerimonie religiose, come testimoniano, a partire dai secc. 4°-5°, le fonti scritte e le immagini conservate. Il Concilio di Laodicea, nella prima metà del sec. 4°, impose un a. diverso per ogni carica sacerdotale (Mansi, II, 1759, col. 567). Secondo ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] di entrare nelle taverne, divieto già presente, come è notato dal Duchesne (ibid., p. 226), tra i canoni del concilio di Laodicea e di quello di Cartagine del 397.
Z. morì il 26 dicembre del 418 e fu sepolto "iuxta corpus beati Laurentii martyris ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] , Zora [il monaco Zeroa di cui parla la cronaca di Michele Siriano], Teodosio di Alessandria", e aggiungendo anche Costantino di Laodicea e un Antonino "uersetanus" la cui sede non è stata identificata (ibid. 9-10, p. 351). Per finire, esprimeva con ...
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apollinarista
s. m. (pl. -i). – Seguace di Apollinare di Laodicea il Giovane (sec. 4° d. C.) e della sua dottrina teologica (dichiarata eretica dall’imperatore Teodosio), secondo la quale veniva attenuata la pienezza della natura umana di...
metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia...