POTENZIALE
Giovanni GIORGI
Roberto MARCOLONGO
Sin dal 1777 G. L. Lagrange, sviluppando la dottrina matematica dei campi di forza newtoniani, ebbe a rilevare che questa trattazione si può semplificare [...] derivazione rispetto alle coordinate. L'osservazione del sommo matematico italiano non fu per allora raccolta dai contemporanei. P. S. de Laplace nel 1784 ebbe a ritrovare di nuovo quella stessa funzione U, e da quel momento in poi ne fece largo uso ...
Leggi Tutto
Quetelet
Quételet Lambert-Adolphe-Jacques (Gand, Fiandre Orientali, 1796 - Bruxelles 1874) statistico, astronomo e matematico belga. Dopo aver insegnato matematica al collegio reale di Gand (1814) e [...] (1819), nel 1823 si recò a Parigi per studiare astronomia e meteorologia e qui conobbe J. Fourier e P.-S. Laplace che lo introdussero alla teoria della probabilità. Nel 1826 pubblicò il libro Astronomie élémentaire (Astronomia elementare) e, nel 1828 ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali (o aleatori), p. di un evento è il numero, compreso fra 0 e 1, che esprime il grado di possibilità che l’evento si verifichi, intendendo che [...] prima trattazione sistematica. Un’altra tappa fondamentale si ha con la Théorie analytique des probabilités, di P.-S. de Laplace, apparsa nel 1812, che presenta in una teoria organica gli sviluppi classici del calcolo delle probabilità. Nel 20° sec ...
Leggi Tutto
In matematica, date due funzioni f (x) e g (x) si dice prodotto di c. (o integrale di c., o in assoluto c.), e si indica con f (x) * g (x), l’integrale improprio (supposto esistente):
Il prodotto di [...] c. è quindi una funzione della x. Esso è di particolare importanza nella teoria delle trasformazioni di Laplace e nei fenomeni fisici lineari e invarianti per traslazione rispetto al tempo. ...
Leggi Tutto
armonico
armonico campo vettoriale che gode contemporaneamente delle proprietà dei campi conservativi e dei campi solenoidali; queste proprietà si esprimono annullando i due operatori rotore e divergenza [...] una funzione potenziale ƒ espressa da v = gradƒ. La seconda si può scrivere
dove Δ è il → laplaciano; questa relazione rappresenta un’equazione differenziale (costituita dalle derivate seconde del potenziale rispetto alle tre direzioni degli assi ...
Leggi Tutto
Matematico italiano (Torino 1908 - ivi 1992). Prof. di analisi matematica alla Scuola normale superiore di Pisa (1948), poi a Roma presso la facoltà di scienze e, dal 1962, presso quella d'ingegneria; [...] ). Si è occupato in particolare di teoria delle equazioni differenziali (ordinarie e alle derivate parziali) e delle trasformate di Laplace, di svariate questioni di analisi numerica e di matematica applicata. È stato tra i primi collaboratori, e poi ...
Leggi Tutto
Matematico francese (Strasburgo 1855 - Parigi 1930). Dal 1888 al 1925 prof. di meccanica razionale alla Sorbona, della quale fu anche rettore (1920-25), socio straniero dei Lincei (1904). Notevoli le sue [...] soprattutto quelle nel campo della meccanica razionale in cui l'A. si ricollega direttamente alla tradizione di Lagrange, Poisson, Laplace. Porta il suo nome una forma particolare delle equazioni del moto dei sistemi anolonomi. Tra le sue opere, sono ...
Leggi Tutto
1. Le osservazioni astronomiche e una lenta, ma incessante evoluzione delle dottrine filosofiche e meccaniche della natura condussero alla legge della gravitazione universale (v. gravitazione, XVII, p. [...] ; A. C. Clairaut, Théorie de la Lune, ivi 1752; J. L. Lagrange, Mécanique analytique, ivi 1788, in Œuvres, VI; P. S. Laplace, Mécanique céleste, ivi 1799-1825; C. F. Gauss, Werke, V; G. G. J. Jacobi, Werke, IV; F. Tisserand, Mécanique céleste, Parigi ...
Leggi Tutto
ZACH, Franz Xaver von
Pio Luigi Emanuelli
Astronomo, nato a Pressburg (Bratislava) il 4 (o il 13) giugno 1754. Ufficiale nell'esercito austriaco, partecipò alla misura del grado intrapresa, sotto Maria [...] J. Liesganig. Abbandonato il servizio militare, risiedette qualche anno a Parigi e Londra, e vi strinse relazioni personali con Laplace, Herschel e altri illustri astronomi. Nel 1786 fu chiamato dal duca Ernesto II di Sassonia-Coburgo-Gotha alla ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Ivor Grattan-Guinness
Matematica pura e applicata nel XVIII secolo
Nel presente volume la determinazione cronologica 'Settecento' [...] intorno al Sole senza fare appello alla bontà di Dio, portarono ‒ nelle sue mani e poi in quelle di Laplace ‒ a una matematica spettacolare, costruita sull'espansione delle variabili del moto in serie trigonometriche operata da Euler; i risultati ...
Leggi Tutto
laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente un immenso globo gassoso, o nebula,...
equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...