BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] all'abbandono da parte delle maggiori famiglie dei "traffici" per divenire nobiltà oziosa in possesso di estesi latifondi provocando la distruzione della numerosa piccola proprietà e l'allontanamento della popolazione dalle campagne: questo ideale di ...
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CELLI, Angelo
Arnaldo Cantani
Marina De Marinis
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Nacque a Cagli (Pesaro) da Cristoforo e da Teresa Amatori il 25 marzo 1857. Di modeste condizioni, rimase presto orfano e poté proseguire gli studi [...] economico-sociali delle popolazioni delle zone infestate indusse il C. a concentrare la propria attenzione sul problema del latifondo, in cui vedeva la causa prima non solo delle miserevoli condizioni in cui versavano i lavoratori agricoli e ...
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MOCENIGO, Alvise
Michele Gottardi
– Nacque a Venezia il 10 apr. 1760 da Alvise (V) Sebastiano (1726-95) di Alvise (IV) e da Chiara di Alessandro Zen. La famiglia apparteneva al ramo di S. Samuele, detto [...] attorno a Portogruaro, che nel 1800 il M. decise di edificare Alvisopoli. La città doveva essere all’interno di un vasto latifondo (il «Molinato») che la famiglia possedeva già da metà Seicento, dal tempo della guerra di Candia, e che nel corso del ...
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MANCINI, Pietro
Paolo Mattera
Nacque a Malito (Cosenza) l'8 luglio 1876, da Giacomo e Teresa Anselmi, in una famiglia di agiati professionisti. Dopo gli studi liceali, si iscrisse all'Università di [...] dei contadini, dapprima lottando per il riscatto delle terre demaniali, poi per la distribuzione delle terre incolte dei latifondi (Ibid., Casellario politico centrale, relaz. del 10 giugno 1925). Nel 1907 si candidò in una lista comune socialista ...
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NITTI, Francesco Saverio
Giuseppe Barone
NITTI, Francesco Saverio. – Nacque a Melfi (Potenza), il 19 luglio 1868 da Vincenzo e da Filomena Coraggio.
La famiglia aveva salde convinzioni antiborboniche [...] bolscevica.
Nel 1919 il conflitto sociale si aprì nelle campagne, dove si registrarono tre fenomeni: l’invasione dei latifondi e delle terre incolte nel Mezzogiorno, le lotte contrattuali dei mezzadri nelle regioni dell’Italia centrale, gli scioperi ...
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BOTTAZZI, Francesco Maria
Giuseppe Pignatelli
Pochissime le notizie biografiche su di lui allo stato attuale delle ricerche. Nato a Tortona, in data imprecisabile nella seconda metà del secolo XVIII, [...] moto energico gli spiriti, e li determina ad operare" (p. 6); spera, comunque, che la repubblica rompa i grandi latifondi aumentando il numero dei proprietari. La critica al governo pontificio, che aveva compresso la naturale tendenza dell'uomo alla ...
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QUERINI STAMPALIA, Giovanni
Babet Trevisan
QUERINI STAMPALIA, Giovanni. – Nacque a Venezia il 5 maggio 1799 da Alvise e da Maria Teresa Lippomano.
La famiglia Querini, del ramo di S. Maria Formosa o [...] europei. All’Esposizione universale di Parigi tornò sia nel 1855 sia nel 1867.
Con le eredità, i profitti dei latifondi e la produzione della seta, visse agiatamente e si dedicò liberamente alle sue passioni: i cavalli, le collezioni di storia ...
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CAMPILLI, Filippo
Mirella Giansante
Nacque a Spoleto da famiglia di modesto censo probabilmente intorno al 1725. Avviato agli studi di giurisprudenza si perfezionò alla scuola del giurista spoletino [...] interno dei grani; nel 1783 si cercò con un motu proprio di risvegliare la sonnolenta e poco produttiva agricoltura dei latifondi). Se tali provvedimenti risolsero solo in parte i problemi dello Stato pontificio, tuttavia ebbero il grande merito di ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] strascichi.
Il papa riconobbe Costantino come imperatore legittimo e questi donò alla Chiesa di Roma due grandi latifondi imperiali, Ninfa e Norma, prospicienti la pianura pontina, e forse diede disposizioni perché la legislazione iconoclasta non ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] delle eredità, abolizione delle tasse più inique come quella sul sale, contenimento dell'emigrazione mettendo a colture i latifondi abbandonati, tutela degli operai e limitazione delle ore di lavoro, abolizione del gioco del lotto, trasformazione dei ...
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latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...