In età romana, la concentrazione proprietaria di terra eccedente quanto una famiglia contadina potesse coltivare (latifundium). La prevalenza del l. si affermò intorno al 2° sec.; successivamente le invasioni e la generale insicurezza che accompagnarono la decadenza di Roma trasformarono la funzione sociale delle proprietà terriere e molte attribuzioni del potere politico furono trasferite al proprietario. ...
Leggi Tutto
Illuminista toscano (n. Pontremoli 1711 - m. 1782). Studiò diritto presso l'università di Pisa; nella sua formazione culturale risentì dell'influenza della scuola giusnaturalistica e dell'insegnamento [...] economica, sia commerciale sia manufatturiera. Da qui le critiche che il B. rivolse alle tendenze al latifondismo della nobiltà cittadina toscana. Chiamato a collaborare alla realizzazione della politica illuminata dei granduchi di Toscana, contribuì ...
Leggi Tutto
FILOSA, Luigi
Fulvio Mazza
Nato a Cosenza il 17 apr. 1897 da Pietro e da Giuseppina Misasi, in una famiglia della media borghesia urbana, si formò nell'ambiente liberal-progressista del locale liceo [...] provincia di Cosenza, propugnando una linea di intransigenza repubblicana e rivoluzionaria e giungendo a polemizzare contro il latifondismo.
Durante il convegno di Napoli che precedette la marcia su Roma attaccò platealmente B. Mussolini affermando ...
Leggi Tutto
Regione dell’Italia meridionale (19.540 km2 con 3.953.305 ab. nel 2020, ripartiti in 257 Comuni; densità 202 ab./km2). Si allunga da NO a SE, fra i mari Adriatico e Ionio, limitata a O dal Molise, dalla [...] dominio spagnolo che stremò la P., ormai desolata da carestie, dalla malaria e dalla peste, dalla piaga di un inerte latifondismo e dalle speculazioni di avidi profittatori. Tuttavia, nel 18° sec., anche la P. contribuì al moto per il rinnovamento ...
Leggi Tutto
USI CIVICI
Giovanni CURIS
. Sono diritti di godimento, quali, ad esempio, quelli di seminare, pascolare, legnare e simili, che gli abitanti di un comune o di una frazione di comune esercitano uti singuli [...] la coltura intensiva a quella vaga e di rapina; di avere offerto il mezzo più sicuro per la trasformazione del latifondo in proprietà private, attraverso la prova dell'enfiteusi, con l'ausilio, l'assistenza tecnica e la tutela dello stato, prevenendo ...
Leggi Tutto
PISISTRATO (Πεισίστρατος, Pisistrătus)
Gaetano De Sanctis.
Tiranno ateniese. Figlio d'Ippocrate, apparteneva a una gente nobile di cui non conosciamo il nome, stabilita nel territorio del demo di Filaide. [...] e del commercio. La fuga di molti nobili e le confische dei loro beni giovarono non solo a frenare l'incremento del latifondismo, ma a promuovere la piccola proprietà, che poi appare predominante nell'Attica del sec. V. All'imposta straordinaria che ...
Leggi Tutto
REAL Capoluogo della provincia omonima della Spagna centrale, a 632 m. s. m., con 19.950 ab. (1920) a S. di Madrid da cui dista 173 km. per ferrovia e 186 per la strada provinciale, in una vasta piana [...] l'irrigazione dei terreni, e altre oasi intorno ai principali centri di popolazione. Tuttavia, nonostante la siccità e il latifondismo il terreno dà abbondanti raccolti di cereali e legumi; prospera l'olivo sul suolo vulcanico del Campo de Calatrava ...
Leggi Tutto
CAMMARERI SCURTI, Sebastiano
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Marsala il 27 marzo del 1852 da Pasquale e da Francesca Scurti. Seguì gli studi di agronomia e in questo campo svolse la sua attività professionale. [...] S. Marco divenne non solo un modello del genere, ma anche una forte presenza politica, contro il padronato, il latifondismo, la reazione agraria e lo stesso socialismo cittadino e borghese, in difesa dell'organizzazione contadina ed in appoggio ai ...
Leggi Tutto
Le tre guerre combattute fra Roma e Cartagine, che segnarono l’egemonia di Roma nel Mediterraneo (v. fig.).
Prima guerra (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine ebbero inizialmente rapporti amichevoli: il primo [...] più che l’espansione dell’area economica induceva a eliminare la concorrenza commerciale cartaginese, e il formarsi del latifondismo in Italia richiedeva uno sbocco alla piccola proprietà con l’acquisto di nuovi fertili territori. Occasione della ...
Leggi Tutto
FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] F. delle condizioni del proprio Regno: il persistente immobilismo economico, l'insufficienza dei'sistemi annonari, il latifondismo, il sensibile passivo della bilancia commerciale, fino alla tragica carestia del 1764. Severissimi giudizi su di lui ...
Leggi Tutto
latifondista
s. m. e f. [der. di latifondo] (pl. m. -i). – Proprietario di uno o più latifondi: i l. siciliani. Più genericam., soprattutto come termine polemico, ricco proprietario di vasti terreni.
latifondo
latifóndo s. m. [dal lat. latifundium, comp. di latus «vasto» e fundus «fondo, podere»]. – Grande estensione di terreno, incolta o estensivamente coltivata, caratterizzata dal fatto che il proprietario terriero trae un utile, più...