I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] delle eventuali classi non coglie il fatto che trafila popolare e colta non sono canali separati.
È un fatto che la stessa latinità, data per morta, non è un ente storico fisso e immobile e, nella sua relazione con l’italiano (come con altre lingue ...
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Filologo (Parigi 1799 - ivi 1884), fratello di Jules; membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres, si occupò soprattutto di metrica e di lessicologia latina e francese (Traité de versification [...] latine, 1826; Nouvelle prosodie latine, 1839; Dictionnaire français-latin, 1858). Ricordato anche per i Mélanges de philologie (1879). ...
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Ebraista (n. Zamora 1474 - m. 1531); rabbino convertito (1506), fu il primo prof. di ebraico a Salamanca, curò il testo ebraico e la traduzione latina del Targūm nell'ed. poliglotta complutense della Bibbia, [...] di cui compilò il dizionario e la grammatica ebraica. Un'altra grammatica, con lessico, un catalogo dei giudici, re, sacerdoti e profeti e una lettera agli Ebrei di Roma, dimostrando la venuta del Messia, ...
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Fisiologo e cultore di lingue (Padova 1811 - Pisa 1868); medico nelle Venezie, fu poi (1861) chiamato all'univ. di Napoli come prof. di letteratura latina; nel 1862 passò a Pisa come prof. di grammatica [...] e lingue comparate. Solo parzialmente editi sono i suoi Monumenti storici rivelati dall'analisi del linguaggio (1850-59), nei quali si propose di dare una storia naturale del fenomeno linguistico ...
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Filologo classico tedesco (Roth, Norimberga, 1691 - Gottinga 1761). Curò edizioni di Quintiliano (1738), Plinio il Giovane (1739), Claudiano (1759), e portò notevoli contributi alla lessicografia latina. ...
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SEROTINO O SEROTINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘relativo alla sera, serale’ è seròtino, con la stessa accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui deriva (seròtinum).
La [...] pronuncia serotìno, diffusa ma sconsigliabile, è dovuta a un avanzamento dell’accento sul modello degli aggettivi in -ino come cristallino, salino, saturnino ecc ...
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TERMITE O TERMITE?
La pronuncia corretta di questo sostantivo, che designa un tipo di insetto, è tèrmite, con accentazione ➔sdrucciola, come nella parola tardo-latina da cui deriva: tèrmitem.
La pronuncia [...] termìte, con accentazione ➔piana, è dovuta a un errato avanzamento dell’accento.
In italiano esiste anche la parola termìte, con accentazione piana, che indica una particolare miscela di metalli. La parola ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] di uso corrente hanno i tipi di impiego e i significati descritti qui di seguito.
(a) Aero-, di origine greca e latina, presenta le due forme omofone aero1- e aero2- ; aero1- ha valore etimologico associato ad «aria»; si combina con suffissoidi, nomi ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] nel greco medievale e moderno ʃ semplice. La lettera, che occupa il sesto posto nell’alfabeto greco, è invece l’ultima di quello latino, perché qui la Z, usata in un primo tempo come doppione dell’S e poi soppressa in quanto inutile da Appio Claudio ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] verbi che terminano in -care o -gare mantengono la stessa pronuncia della c e della g che hanno all’infinito anche davanti alle desinenze che cominciano per i e per e; per rendere questa pronuncia, nella ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...