Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] a aostano e si confronta con l’antico toponimo Augusta (Praetoria), da cui Aosta;
Cagliari, in dialetto Castéddu (in latino Caralis, nel medioevo anche Calaris, con l’etnico Caralita e più spesso Caralitanus): si hanno cagliaritano e l’antico e ...
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I nessi -cie e -gie in posizione finale di parola occorrono, nella maggior parte dei casi, nelle forme plurali dei nomi in -cia e -gia (in parole come superficie o effigie questi nessi sono però singolari). [...] sarte (preferibile: le camicie) / il camice indossato dal dottore. È poi abbastanza diffusa la grafia provincie, esemplata sul latino provincie, in cui però la i aveva valore fonetico.
Si considerino infine i nomi, derivati dalla quinta declinazione ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] e inquadramento delle loro descrizioni grammaticali del greco, ricalcate poi dai primi scrittori di grammatica latina.
Nella tarda antichità, Agostino, Boezio, Isidoro riecheggiano (con originalità il primo) posizioni stoiche, aristoteliche, dottrine ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] accompagnando ogni esperienza sensibile in quanto ne rappresenta l’autoconsapevolezza. Diverso significato l’espressione acquisisce nella tradizione latina: per Cicerone, per es., essa designa l’insieme delle nozioni e delle credenze su cui esiste un ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] Ρ. Questo segno si trova modificato qualche volta con l’aggiunta, a destra, di una zampina obliqua appena accennata. L’alfabeto latino l’allungò e si ebbe la forma ancora oggi in uso: R. La forma della minuscola dell’alfabeto stampato è quella della ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] alfabeto e l'analisi fonetica
di Giovanni Garbini
Le diverse forme di scrittura alfabetica attualmente usate in Europa (latina, cirillica e greca; le prime due derivate dalla terza) hanno rappresentato, al loro inizio, la meno imperfetta applicazione ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] ridurre l’imitazione delle Tre Corone a un fatto casuale e non sistematico. Oltre al resto, Bembo non amava i crudi latinismi grafici e lessicali di cui la lingua cortigiana faceva largo uso. Di fatto, la teoria cortigiana, fantasma o no, fu spazzata ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] concepita per lingue di diversa struttura. Ne esistono molti esempi nella storia dell'imposizione della tassonomia grammaticale greco-latina a lingue diverse: per esempio, il termine tecnico siriaco mappalṯā 'caso' (calco di ptṓsis) venne a designare ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] verbi in -ere con l’accento sull’antepenultima. Tali forme sono in prevalenza continuazioni dirette dei verbi corrispondenti latini, quali chiuso (< lat. clausum, inf. claudĕre), retto (< lat. rectum, inf. regĕre), espresso (< lat. expressum ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] es., la nasale realizzata come velare davanti a consonante velare; ➔ fonologia; ➔ allofoni), il suo ➔ lessico di ampia eredità latina (si calcola che circa l’85% delle 100.000-130.000 entrate lessicali registrate nei dizionari di consultazione sia di ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...