Erudito (San Candido 1561 - Monaco 1634); gesuita (1581); autore di studî storici e filologici di letteratura greco-latina che gli meritarono fama di essere uno dei maggiori filologi del secolo. Importanti [...] le sue edizioni di Marziale (1599-1602) e di Q. Curzio Rufo (con ampio commento, 1628), i suoi studî storici e agiografici (Viridarium Sanctorum, 3 voll., 1604-12; Opuscula sacra, 1614; De vita Petri Canisii ...
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ADULO O ADULO?
La forma corretta è adùlo, con l’accento sulla penultima sillaba come nella base latina adùlor. Dunque:
La forma àdulo, sconsigliabile, è dovuta a un’errata ➔ritrazione dell’accento. ...
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Filologo e scrittore (Camaiore 1862 - Firenze 1927), scolopio (1884). Allievo di G. Vitelli, insegnò (dal 1903) lingua latina e greca all'Istituto di studî superiori di Firenze; socio corrispondente dei [...] egloghe e della Quaestio de aqua et terra per le Opere di Dante della Società dantesca italiana (1921), delle poesie latine di Pascoli, di testi papiracei, ecc. Collaborò al Giornalino della domenica, dove pubblicò Le pìstole d'Omero (poi raccolte in ...
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TEMPLI O TEMPI?
La forma corretta del plurale di tempio è templi, che si rifà all’etimologia latina templum.
La forma tempi, meno comune, è sconsigliabile perché ingenera ambiguità con la parola tempi, [...] plurale di tempo.
VEDI ANCHE latinismi ...
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Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] la corsiva nuova, presto estesa nell’uso agli uffici dell’amministrazione romana, sono all’origine di quasi tutti i tipi di scrittura latina adoperati in Europa nella tarda antichità e nell’Alto Medioevo.
La m. assume con l’inizio del 6° sec. una sua ...
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Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] fu libero docente di filologia classica a Monaco (dal 1888), poi in quella stessa università professore di filologia latina medievale (dal 1902); socio straniero dei Lincei (1902).
Opere
T. fu autore precocissimo (all'adolescenza risalgono lavori su ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] contribuito a tener vivo quel focolaio d'umanesimo che s'incentra nell'Associazione Budé. Altre opere: Éléments dialectaux du vocabulaire latin, 2ª ed., Parigi 1928; Philologica, Parigi 1940: Recueil de textes latins archaiques, 3ª ed., Parigi 1947. ...
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MULIEBRE O MULIEBRE?
La pronuncia corretta è mulìebre, in cui si conserva l’accentazione ➔sdrucciola della parola latina da cui l’aggettivo deriva: mulìebrem.
La pronuncia scorretta mulièbre, con avanzamento [...] dell’accento rispetto all’etimo, è dovuta all’influenza di parole nelle quali il gruppo -ie- si pronuncia come ➔dittongo anziché come ➔iato: tiène, viène, liève, mièle ecc.
VEDI ANCHE accent ...
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RUBRICA O RUBRICA?
La pronuncia corretta è rubrìca, con accentazione ➔piana. La parola deriva infatti dall’espressione latina rubrìcam (terram), che indicava la terra rossa usata nell’arte libraria antica [...] per tingere l’asticella centrale e la custodia del volume e per scrivere i titoli dei capitoli.
La pronuncia rùbrica, con accentazione ➔sdrucciola, è dovuta a un’errata ➔ritrazione dell’accento ed è dunque ...
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Scrittore e filologo ungherese (n. Szinyérváralja 1504 - m. 1551 circa). Autore della prima grammatica sistematica ungherese (Grammatica Hungaro-latina, 1539), nonché dei primi versi distici e di una importante [...] traduzione del Nuovo Testamento ...
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latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...